L'Abbazia di Piona

Abbazia di Piona

 

Ai piedi del ripido versante occidentale del Monte Legnone e a pochi chilometri dal Pian di Spagna, porta di ingresso alla Valtellina, il Lago di Como si insinua nella costa creando un piccolo golfo, delimitato dalla Penisola di Olgiasca, il cosiddetto Lago di Piona, che nel passato era stato rifugio di briganti e fuggitivi dalla legge.

In questo angolo incantevole, ricco di vegetazione e nella più assoluta quiete, sorge il Priorato di Piona o meglio conosciuta come l'Abbazia di Piona (provincia di Colico), costruita intorno all'anno Mille dai monaci cluniacensi, e ancora oggi meta di grandissimo interesse architettonico ed artistico.

 

La sua collocazione fu per moltissimi anni estremamente importante, in quanto sorgeva (seppur abbastanza decentrata) lungo la strada di collegamento che univa il Milanese all'Europa

L'interesse strategico di questo luogo fu interessante per diversi secoli; dai Celti, Romani, i Longobardi, i Franchi, gli Ottonidi, per finire con i napoleonici ed, in tempi più recenti, con le truppe naziste in rotta verso la Germania sconfitta

 

La struttura dell'abbazia si compone oggi della stupenda chiesa di S. Nicolò, della cui struttura originaria oggi rimane solo uno dei due campanili ed il bellissimo chiostro interno (costruito nel 1242), che forma un portico poggiante su colonne e capitelli molto eleganti con decorazioni di origine bizantina.

Sul lato orientale del Chiostro è collocata anche la sala capitolare, la quale prende il nome dalla sua antica funzione di luogo di lettura del Capitolo della Regola e del Capitolo delle colpe in cui i monaci si accusavano delle colpe commesse e chiedevano perdono ai fratelli.

Alle spalle della Chiesa sono presenti segni di un primitivo edificio che potrebbe essere l'Oratorium voluto da Agrippino

L'architettura del complesso rientra nel romanico lombardo con alcune influenze transalpine, la chiesa di San Nicola è a unica navata a botte affrescata

 

Le più antiche attestazioni di presenza umana stabile nel golfo di Piona risalgono addirittura all'epoca romana, mentre le tracce di un primo insediamento monastico sono testimoniate da un cippo in marmo bianco risalente al VII secolo, realizzato dall'allora tredicesimo Vescovo di omo Agrippino, il quale fa riferimento ad un luogo di culto dedicato a Santa Giustina.

In seguito all'adesione dei monaci di Piona alla riforma cluniacense nel IX secolo, la struttura architettonica venne ampliata, costruendo una chiesa di maggiori dimensioni, consacrata alla vergine Maria; pochi anni più tardi, infine, l'edificio fu dedicato a San Nicola, di cui ancora oggi porta il nome.

A partire dal Medioevo l'Abbazia di Piona ed i suoi monaci vissero un periodo di profonda crisi e povertà, tanto che l'amministrazione della struttura fu sottoposta a commenda, una sorta di commissariamento, che ottenne come unico risultato un ulteriore decadimento e degrado del luogo. Solamente a fine 800 si iniziarono a scorgere possibilità di rinascita: dapprima grazie al sostegno di numerosi artisti e letterati, ed in seguito grazie all'opera di alcune famiglie benefattrici, tra cui la famiglia Rocca, che nel 1935 diede vita ad un costoso lavoro di ristrutturazione e rinvigorimento dell'attività monastica.

All'inizio del XX secolo cominciano nuovi lavori per il recupero del chiostro e della chiesa, ma il monastero torna a rivivere nel 1938, quando i monaci Cistercensi di Casamari (Frosinone) prendono possesso dell'antico complesso benedettini

Verso la metà degli anni 70 i monaci di Piona concessero la Malpensata, una villa costruita di fianco all'abbazia sulle rive del lago, ai Padri Somaschi, che con l'aiuto di alcune associazioni ne hanno fatto un centro di recupero per giovani tossicodipendenti, restituendo alla struttura la sua originaria funzione di carità.

 

I monaci dell'abbazia di Piona sono ancora oggi conosciuti per la produzione e la vendita di miele e distillati di erbe molto apprezzati dai visitatori ( vendita tutti i giorni in mattinata e nel pomeriggio)

La Santa Messa feriale si tiene alle ore 7.00 e le Sante Messe Festive alle 9.30 11.00 e 16.30

E' possibile effettuare anche una visita guidata con un monaco nel complesso, non si paga nulla ma è gradita un'offerta


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