Il Cerchio di Annibale di La Thuile

Ill Cerchio di Annibale di La ThuileSalendo da La Thuile in direzione del Colle del Piccolo San Bernardo, dopo poco più di dieci chilometri ci si imbatte in un luogo pieno di storia e magia, che pochissimi conoscono, abituati a considerare queste montagne come un semplice parco giochi invernale.


Poco distante dal Lago Verney, sorge infatti il cromlech chiamato "Cerchio di Annibale": un cromlech è una struttura circolare costituita da enormi massi, di origine precristiana, con una funzione generalmente religiosa ma anche astronomica (il più famoso nel mondo è quello di Stonehenge, in gran Bretagna). In Italia continentale questi esempi sono molto rari, qualche simile esempio di cromlech lo si può trovare in Sardegna.

 

Il Cerchio di Annibale di La Thuile, così chiamato perchè si pensava, erroneamente, che il grande condottiero fosse arrivato in Italia passando dal Piccolo San Bernardo, è costituito da 46 pietre, disposte lungo un'ellisse di 84x72 metri. L'origine di questa struttura è, secondo gli studiosi, precedente alle civiltà celtiche, e la sua funzione era prettamente scientifica, costituendo in fatti un osservatorio astronomico privilegiato grazie all'alta quota (siamo a quasi 2200 metri di altitudine).

Anche la sua struttura è molto particolare e merita di essere osservata; si nota infatti la presenza di una pietra molto grande rispetto alle altre, sostenuta da un altro masso, la sua disposizione non è casuale ma ben calcolata e voluta, da essa infatti è possibile vedere il sole sorgere nel solstizio d'estate (pratica molto in voga tra i rituali celtici)

Ancora oggi, alcuni appassionati, si recano qui il giorno del solstizio d'estate, per osservare il curioso fenomeno; il sole, tramontando dietro la vetta del Lancebranlette, proietta sul cromlech un'ombra circolare, che lascia illuminata solamente l'area centrale, quella più sacra.

 

Altra curiosità è il fatto che poco distante da qui, a circa 2500 metri, si trova una colonna in pietra alta quattro metri, chiamata "occhio di Giove": in cima a masso oggi si trova la statua di S Bernardo, arcivescovo di Aosta, mentre un tempo si dice si  trovasse un'enorme e luminosa pietra rossa, l'Occhio di Giove appunto, che splendeva  così tanto da essere vista a grande distanza e spaventare  gli abitanti del luogo; in realtà Giove non centrava nulla, in quanto la pietra era un resto del culto del Dio Penn, di origine celtica, da cui deriva il nome di Alpi Pennine.

La statua di San Bernardo fu eretta per chiedere la protezione sul così detto “ Occhio del demonio”, che suscitava terrore e paura agli abitanti del luogo


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