La leggenda del Morteratsch

Il Ghiacciaio del Morterasch con la Capanna Boval

 

Il Ghiacciaio del Morteratsch è il ghiacciaio più grande delle Alpi Retiche, contornato dalle Cime del Gruppo del Bernina, come il Piz Zupò (3996 mt.), la Cresta Guzza (3854 mt.) e il meraviglioso Pizzo Bernina (4049 mt.).

L'escursionista o il turista si può avvicinare facilmente a queste zone sfruttando il famoso Trenino Rosso del Bernina.

Pochi però sanno che sul Ghiacciaio del Morteratsch si cela una misteriosa leggenda... scopriamola insieme :

 

Le pareti verticali che salgono ripide dagli immensi ghiacciai del Morteratsch e del Pers, che oggi sembrano agli occhi dell'escursionista uno degli ambienti più inospitali delle Alpi, in un tempo lontano erano invece una bellissima distesa di pascoli dove abili pastori accudivano il loro gregge e nei villaggi a fondovalle fremeva la vita.

In questo ambiente paradisiaco si è però consumata una tragica storia d'amore che vide protagonista due giovani, una stupenda fanciulla di nome Teresa ed un giovane chiamato Eratsch.

La giovane era talmente bella che gli abitanti del villaggio l'avevano soprannominata "la rosa della montagna" e nessuno era in grado di resistere al suo fascino; nemmeno il giovane Eratsch che, avendola conosciuta durante un ballo, si innamorò di lei ed entrambi si giurano amore eterno.

La loro storia era tuttavia destinata a non durare: le due famiglie erano in aperto conflitto tra loro per questioni di possedimenti terrieri; la famiglia della giovane fece di tutto per ostacolare il loro rapporto al punto di segregare in casa la ragazza, mentre Eratsch fu mandato a combattere in una terra lontana.

La fanciulla, dovendo rimanere lontana dal suo amore, cadde in una profonda depressione che iniziò a succhiarle la vita dal corpo, dopo tanta attesa perse ogni minima speranza del ritorno del suo Eratsch e alla fine si lasciò morire senza che il suo amato però sapesse nulla.

In poco tempo dall'accaduto però il giovane Eratsch tornò dalla battaglia e seppe della sorte di Teresa, perse la testa e per la disperazione fuggì sulle montagne, scalando le imponenti pareti che circondavano il villaggio, finchè raggiunse lo sperone chiamato Isla Persa, da cui si buttò nel vuoto e morì.

L'anima di Teresa continuò a vagare di notte nella valle e intorno al monte gridando la morte del suo amato Eratsch.

I lamenti della giovane erano ascoltati e compresi solamente da un vecchio pastore che abitava nella valle, l'uomo pieno di comprensione ogni notte raggiungeva le pendici del monte e ascoltava la fanciulla che si lamentava capendo il suo stato d'animo.

Nel frattempo i pascoli del villaggio erano sempre più verdi e le mucche producevano tantissimo latte, quasi come se ci fosse una sorta di ringraziamento divino per il benevolo pastore.

Purtroppo il pastore per via della vecchiaia non riuscì più a raggiungere la montagna, per questo motivo trovò un sostituto che lo aiutasse nel suo compito, raccomandandogli però di non seguire la ragazza e di non spiarla altrimenti si sarebbe rotto l'incantesimo.

Il giovane non mantenne la sua promessa e si decise un giorno a seguire la ragazza, Teresa si sentì spiata e in seguito a quel gesto fece si che tutta la terra intorno si ricoprisse di uno spesso strato di ghiaccio fino a raggiungere la cima della rupe da cui si gettò.

 

Ancora oggi, infatti, l'Isla Persa è uno sperone di roccia isolato nel ghiacciaio del Morteratsch, e si racconta che, durante le notti tempestose, è ancora possibile vedere lo spirito di Teresa (detta Signora del Morterasch) che aleggia intorno alla tomba dell'uomo che aveva amato ma che non aveva mai potuto possedere


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