Val Codera e Rifugio Bresciadega

La Val Codera si stacca sulla sinistra orografica della Val Chiavenna in corrispondenza di Novate Mezzola, parallela alla Valle dei Ratti. Seguendo la segnaletica in paese, raggiungiamo il parcheggio dove iniziano subito gli scalini che conducono nel bosco; qui si trovano anche tutte le indicazioni per i rifugi della Valle, con relative indicazioni di apertura. Si sale subito decisi, con continui gradoni in pietra, compiendo una serie di stretti tornanti tra i castagni, intervallati solo raramente da qualche tratto sterrato. Dopo circa mezz'ora di salita impegnativa nel bosco, abbiamo raggiunto la parte superiore di un'enorme frana che vediamo sulla nostra destra; inizia ora una dei tratti più spettacolari del sentiero per Codera, un lungo traverso scavato nella roccia che cade a precipizio sul fondovalle. Il sentiero è sempre molto largo e ben protetto con cavi d'acciaio a valle, pertanto non presenta alcun problema. Superata la parte rocciosa, sempre a gradini, rientriamo nel bosco e continuiamo a salire fino a raggiungere una cappella votiva; qui la strada spiana leggermente fin a raggiungere le baite di Avedée, a 790 metri. Ora proseguiamo con leggeri saliscendi, fino a portarci sull'altro lato della parete rocciosa, che precipita a valle in maniera vertiginosa; scendiamo sempre a gradoni, e sempre con buone protezioni a valle, di qualche decina di metri, fino ad  imboccare una sorta di  galleria paravalanghe aperta a valle. Di fronte a noi si intravede già il borgo di Codera, con il campanile e le baite arroccate. Ancora qualche saliscendi e raggiungiamo una nuova galleria paravalanghe, questa volta più lunga della precedente. Superata questa, rimontiamo sempre a gradoni per circa una decina di minuti, fino a raggiungere una grande cappella sulla destra, dietro la quale troviamo il cimitero di Codera. Ormai ci siamo, pochi metri e raggiungiamo la chiesa con la piazza antistante, dove sorge l'Osteria La Locanda; camminiamo da circa due ore. Siamo ora nel borgo di Codera, che attraversiamo seguendo il sentiero che si fa più largo, fino a trasformarsi nella sterrata di fondovalle.
Proseguiamo ora in leggera salita, raggiungendo dapprima la base scout di Codera, poi la chiusa con le costruzioni annesse. Iniziamo ora a salire in maniera più decisa, fino a raggiungere un altro nucleo di baite, dove i segnali bianco-rossi ci fanno salire a sinistra per i prati, abbandonando la sterrata. Superiamo un torrente con un ponte di legno traballante, risaliamo leggermente fino a un nuovo gruppo di baite e riprendiamo a salire nel bosco. Raggiungiamo così il villaggio di Piazzo, da cui in pochi minuti ci ricolleghiamo alla sterrata. La valle si apre ora con un bellissimo panorama sulla Cima del Calvo e il Pizzo di Vedretta; continuiamo in leggera salita, superiamo alcuni ponti e un cancello in legno, e in quindici minuti siamo al villaggio di Stoppadura; ancora  cinque minuti e raggiungiamo Bresciàdega, con le sue splendide baite in pietra; la prima costruzione sulla sinistra è il Rifugio Bresciàdega, a 1214 metri.

I primi tornanti nel bosco

Lo spettacolare tratto a precipizio sulla vallata

Il villaggio di Codera

Galleria verso Codera

Codera

Codera

Codera

Verso l'alta Val Codera

Torrente in Val Codera

Cime dell'alta Val Codera

Rifugio Bresciadega


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