CARATTERISTICHE:
Dislivello: 860 mt. di dislivello positivo, 70 mt. dislivello negativo
Attrezzatura: Scarpe semplici da escursionismo, cibo e indumenti per ripararsi nello zaino
Difficoltà: (?)
Tempo impiegato: 2.30 ore
DESCRIZIONE:
Quella che vi presentiamo in questo articolo è una piacevole e a tratti abbastanza tecnica escursione, che permette di ammirare diverse cime del Triangolo Lariano (Corno Birone 1116 mt, Monte Rai 1261 mt e il Monte Cornizzolo 1240 mt. con il sottostante Rifugio SEC Marisa consigliere), allo stesso tempo offre una bellissima visuale sui piccoli laghi briantei, sulla Brianza e sul ramo lecchese del Lago
Potete seguire tutto il percorso sulla Cartina Kompass nr. 91 - Lago di Como e Lago di Lugano
Partenza da Valmadrera (Lc), Comune situato poco prima di Lecco lungo la SS36. Usciamo a Valmadrera centro e posteggiamo al termine della Via Trebbia, davanti ad alcune case negli appositi spazi bianchi. Quota di partenza 300 mt.
Troviamo subito un tabellone illustrativo sui Massi Erratici, e in particolare sul "Sass Negher" (sasso nero) un masso di grande dimensione dal colore prettamente scuro.
Lasciata la vettura seguiamo la freccia indicata dal cartello che invita a svoltare a destra, dopo poche decine di metri costeggiamo alcune case private e ci addentriamo in un prato.
Seguiamo la serie di cartelli "Sass Negher-Sentiero 1” e proseguiamo in leggera salita.
Costeggiamo l'ultima recinzione di un terreno e iniziamo a salire nel bosco, le pendenze diventano subito sostenute e proseguiamo immersi tra le piante.
Dopo circa 20/30 minuti di strada a tornanti in salita arriviamo al "Sass Negher", un particolare Masso Erratico (rocce di grandi dimensioni, provenienti dalle alte vallate alpine, trasportati dai ghiacciai in espansione durante le glaciazioni più recenti), dal caratteristico colore scuro quasi nero della sua roccia.
Lasciandoci il "masso alle spalle" proseguiamo in salita all'interno di una valletta, prestare attenzione alle rocce
Incontriamo finalmente un primo tratto pianeggiante, sempre nel bosco, che ci permette di riposare un pochino le gambe.
Seguiamo il cartello che indica "Sentiero naturalistico dei massi erratici" e proseguiamo, le pendenze ritornano a essere sostenute.
Usciamo dalla linea del bosco e continua a salire con una pendenza diventa sempre più sostenuta, il sentiero in questo tratto si sviluppa all'interno di un vallone dominato dalla grande mole del Corno Birone (1116 mt.) che raggiungeremo sulla sua vetta.
Il sentiero è solamente uno, è impossibile quindi sbagliare, ed è contrassegnato da numerosi segnavia bianchi e rossi che riportano il numero 1.
Dopo circa 1 ora di salita il sentiero ci concede una piccola pausa, ci troviamo in una piccola conca erbosa, il Ceppo della Forcola (796 mt.), come indicato da un cartello
Troviamo anche alcuni cartelli escursionistici che indicano, Corno Birone Sentiero n. 1
Seguiamo le indicazioni proposte e riprendiamo a camminare, naturalmente in salita !
Sempre a tornanti con pendenza marcata riprendiamo a guadagnare dislivello, questa volta dritto davanti a noi c'è ben visibile il Corno Birone, alla nostra sinistra si scorge in un punto una bellissima visuale anche sull'Abbazia di San Pietro al Monte
Raggiunto un altro cartello escursionistico, che indica sempre Corno Birone Sentiero n. 1, intersechiamo un nuovo sentiero, che proviene da Civate (Lc) e che porta anch'esso in vetta al Corno Birone, già recensito su Saliinvetta a questo indirizzo.
Con il medesimo percorso proseguiamo quindi verso la vetta, nell'ultima parte della salita incontriamo anche alcune catene per aiutarci a superare brevi salti di rocce.
Dopo 1 ora e mezza e quasi 800 mt. Di dislivello ci troviamo in vetta al Corno Birone (1116 mt.), con la sua grande croce che domina da un lato il ramo lecchese del Lago, il Monte Barro (922 mt.) e via via tutta la Brianza con i sottostanti laghetti briantei
Dopo una pausa trascorsa in vetta, ci lasciamo la croce alle spalle e proseguiamo in direzione del Monte Cornizzolo (1240 mt.) e Rifugio SEC già visibile davanti a noi.
Il sentiero perde qualche decina di metri di dislivello e successivamente riprende a salire puntando un'evidente conca. Troviamo anche un cartello escursionistico che indica Rifugio SEC/Monte Cornizzolo, la nostra meta finale
Una volta raggiunta la conca ci troviamo a pochissima distanza dal vicino Monte Rai (1261 mt.), siamo ora su una bellissima dorsale erbosa e tutto il dislivello della gita è stato compiuto !
Seguiamo in costa il tracciato fino a raggiungere la "Bocchetta di San Miro" posta ad una quota di 1181 mt.
Qui i cartelli possono trarre in inganno, noi dobbiamo seguire le indicazioni per Monte Cornizzolo/Rifugio SEC proseguendo diritti nel bosco in leggera pendenza.
Dopo circa 50 metri di fitto bosco sbuchiamo sulla strada carrozzabile principale che percorre la dorsale del Monte Cornizzolo (la stessa che sale anche dal versante di Longone al Segrino (CO), descritta in questo itinerario)
Svoltiamo quindi a sinistra (in leggera discesa) e proseguiamo, i 50 minuti indicati dal cartello per raggiungere il Rifugio sono estremamente abbondanti, in circa 20 minuti lo raggiungeremo.
Proseguiamo quindi intersecando anche un sentiero che proviene da destra contrassegnato da un cartello "Sentiero n. 6 Terz'Alpe/Canzo", percorso che trovate anch'esso recensito su Saliinvetta in questo articolo.
Raggiungiamo così il Rifugio SEC (Società Escursionisti Civatesi) alla quota di 1050 mt, alle spalle è presente il bellissimo Monte Cornizzolo (1240 mt.), la sua cima è raggiungibile in 15/20 minuti e ve la consigliamo !
Il panorama dalla Vetta è splendido, verso nord si scorge un tratto del Lago di Lecco e le cime della Valtellina e della Svizzera, a nord-est il Monte Rai, i Corni di Canzo, le Grigne, il Resegone. Verso Sud e il panorama verso tutta la Pianura Padana fino agli Appennini.
Per la via di discesa manteniamoci sullo stesso tragitto dell'andata (tempo in discesa circa 1.50 ore). Facciamo molta attenzione al sentiero che prosegue dal Corno Birone verso Valmadrera, alcuni tratti sono particolarmente esposti e il sentiero è molto ripido, procedere con cautela
Non perdetevi anche il nostro Videotrekking, che filma tutto l'itinerario di salita: