Lago Vannino e Lago Busin (Vb)

I laghi Vannino e Busin sono dei bacini artificiali costruiti dall'Enel nella prima metà del secolo scorso per lo sfruttamento dell'energia idroelettrica e rappresentano oggi due tra i più affascinanti specchi d'acqua delle Alpi Occidentali, incastonati tra le cime dell'alta Val Formazza, lungo importanti vie di comunicazione che nei secoli passati collegavano la Pianura Padana con la vicina Svizzera. L'itinerario inizia da Canza (1419m), stupendo nucleo Walser, che costituisce anche il centro permanentemente abitato più a nord dell'intera Val Formazza. Oltrepassato il ponte sul Toce, seguendo i cartelli tra le case imbocchiamo una strada che risale i prati; dopo breve inizia il bosco e facciamo attenzione ad imboccare il sentiero sulla sinistra, sempre seguendo i cartelli, abbandonando la strada carrozzabile che prosegue dritto. Camminiamo per una decina di minuti nel bosco con alcuni saliscendi, fino ad incrociare il sentiero che sale da Valdo: a questo punto la pendenza aumenta drasticamente ed iniziamo a risalire prepotentemente il pendio, sempre nel fitto bosco. La traccia spesso è invasa dalla vegetazione poichè la maggior parte degli escursionisti preferisce percorrere la carrozzabile, perdendosi il fascino della risalita nel bosco, oppure addirittura con la seggiovia che sale da Ponte.

L'inizio del percorso a Canza

Luci nei boschi della Val Formazza

Talvolta il sentiero costeggia la strada che sale con pendenza più dolce e a tornanti, per poi riprendere la salita, spesso con alti gradoni. Dopo circa un'ora di fatica la pendenza si fa più lieve e si percorre una sorta di traverso, per poi sbucare sulla carrozzabile nei pressi di una curva a gomito verso destra. Abbandoniamo il sentiero che prosegue in discesa e camminiamo pressochè in piano per cinque minuti fino a raggiungere la stazione a monte della seggiovia di Ponte, in località Sagersboden (1772m). A questo punto proseguiamo lungo l'evidente strada scavata nella roccia e prepariamoci al tratto più impegnativo: un rettilineo molto ripido seguito da una serie di tornanti che in circa mezz'ora ci permettono di superare l'imponente salto roccioso ed entrare nella splendida Val Vannino, con la Punta d'Arbola e il suo ghiacciaio che fanno capolino sullo sfondo. Proseguiamo ora in leggera salita lungo la strada, raggiungendo la Dighetta, antica costruzione nei pressi della quale possiamo ammirare una splendida cascata.

La strada verso Sagersboden

Sagersboden

Si entra in Val Vannino

Ignorato il sentiero a sinistra per il Rifugio Miriam, proseguiamo ora in piano, inoltrandoci in un ambiente naturale di rara bellezza, eccezion fatta per l'architettura industriale idroelettrica. Dopo circa mezzora di tranquilla camminata siamo ormai in vista della diga del Vannino e del Rifugio Margaroli (2194m), posto in cima ad un colle che raggiungiamo facilmente con un sentiero a gradoni. Si apre ora di fronte a noi l'alta Val Vannino con il suo lago e le vette del Monte Minoia e del Monte Giove che dominano verso sud.

Punta d'Arbola

Val Vannino

Cascata in Val Vannino

Diga del Vannino e Rifugio Margaroli

Attraversiamo ora la murata della diga ed imbocchiamo l'ampio sentiero che costeggia il lago sul versante destro orografico: in circa dieci minuti raggiungiamo la testata della valle dove due sentieri segnalati, uno a poche decine di metri dall'altro, ci segnalano che ora bisogna salire verso il Passo del Busin; i due sentieri sono indifferenti, entrambi permettono di raggiungere un piccolo colle sopra l'Alpe Cortenova (2186m). Ora inizia la parte più affascinante del percorso: uno stupendo sentiero tracciato in maniera eccezionale con ampi tornanti risale tra i bellissimi prati al cospetto del Monte Clogstafel (2967m); rimarrete impressionati dalla quantità di marmotte che popolano questi bellissimi pascoli.

Rifugio Margaroli al Vannino

Lago Vannino

Lago Vannino salendo al Passo Busin

 

La traccia punta ora diretta verso sud, con pendenza costante, ed in circa un'ora dall'inizio della salita raggiungiamo il Passo del Busin, a 2493 metri, dove il panorama si apre sul versante opposto: qui ai nostri piedi possiamo ammirare il Lago Busin inferiore, splendido specchio d'acqua limpida adagiato sui versi pascoli che scendono dal Monte Giove; dietro di noi la Punta d'Arbola sembra essere vicinissima. Un piccolo ma ripido sentiero permette poi di scendere sulle rive del lago o di raggiungere la diga, attraversato decine di piccoli torrenti, tra pascoli popolati di marmotte e cosparsi di bellissimi fiori. Un posto magico, lontano dalla ressa, consigliato per chi ama godersi la tranquillità e ammirare la maestosità della natura.

Sentiero verso il Passo Busin

Passo del Busin

Lago Busin

Lago Busin

 

Ed ecco anche il nostro immancabile Videotrekking descrittivo del percorso :

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