Passo Cirelle (Tn)

Il Passo Cirelle è un valico di alta quota che mette in comunicazione al Val di Contrin, e quindi l'alta val di Fassa con il Passo san Pellegrino; durante la Prima Guerra Mondiale ha costituito la linea di confine tra i territori italiani e quelli asburgici, tanto che ancora oggi, nella parte alta del percorso, è ancora possibile imbattersi in qualche relitto bellico. Punto di partenza è Alba di Canazei, nei pressi del parcheggio della funivia del Ciampac, dove si imbocca la strada carrozzabile che entra subito nel bosco. Dopo un primo tratto piuttosto pianeggiante, la pendenza aumenta notevolmente e si prosegue con continui e ripidi tornanti che in circa 25 minuti conducono alla Baita Locia Contrin (1736m). Da qui si imbocca il sentiero n°602 e si entra nella stupenda Val de Contrin, dominata a est dalla parete del Gran Vernel e ad ovest dai dirupi del Colac. Il sentiero prosegue pianeggiante per più di un kilometro costeggiando il Ruf de Contrin; giunti a un ponte si attraversa il fiume e la pendenza aumenta leggermente per risalire i prati orientali della vallata; superata la Baita Cianci (1814m) il tracciato si fa leggermente più stretto e risale più deciso; il fondo sassoso può rendere difficoltosa la camminata ma in generale non si incontrano problemi particolari. In circa 20 minuti il sentiero risale fino al Rifugio Contrin(2016m), situato su una stupenda conca erbosa all'imbocco della Val Rosalia, al cospetto della Forcella Marmolada (2896m) e del Passo di Ombretta (2702m). A questo punto inizia la parte più spettacolare dell'itinerario: il Passo Cirelle ancora non è visibile, ma lassù in alto, sul crinale roccioso che chiude la valle a sud, si intravedono i ghiaioni finali verso la meta. Imbocchiamo il sentiero n°607 che inizia a risalire il prato, attraversando un piccolo torrente, per poi entrare nel bosco, dove la pendenza si fa un po' più impegnativa. Dopo un cancello di legno per il bestiame si raggiunge in una stupenda radura; il sentiero prosegue poi sulla sinistra con una pendenza costante tra rocce e prati costellati da bellissimi fiori. Ora i prati tendono pian piano a lasciare spazio alle rocce, ma il percorso si mantiene comunque molto agevole, essendo oltretutto molto ben segnalato con bolli bianchi e rossi. Giunti a un piccolo pianoro roccioso ai piedi della parete del Sasso Vernale (3058m) il sentiero prosegue su ghiaione sul lato sinistro della vallata, sempre a pendenze gradevoli, eccetto qualche gradino roccioso. Si supera a questo punto una piccola croce in legno e filo spinato si incontra il bivio per il Passo Ombrettola (2864m); si prosegue sul sentiero a destra, che costeggia un paio di vallette rocciose in cui si possono vedere chiaramente residuati bellici della grande guerra, tra cui filo spinato e scatolame vario. Un ultimo tratto un po' più ripido con qualche gradone roccioso conduce poi agli ultimi tornanti e a un tratto pianeggiante che porta finalmente al valico del Passo Cirelle (2683m), valico che offre un panorama spettacolare sulla Cima Ombretta e il Sasso Vernale a est e su Cima Uomo (3010m) a ovest.A questo punto bisogna affrontare la parte più tecnica dell'itinerario, ovvero la discesa verso la verde conca di Fuciade, che già compare in lontananza sotto i nostri occhi. Bisogna scendere un ripido e lungo ghiaione che si estende sotto le strapiombanti parete delle Cime Cadine; in parecchi tratti sono presenti due tracce: una a tornanti e una diretta: nella parte alta, dove si trova ghiaia molto fine alternata a terriccio, e consigliabile seguire lo zigzag essendo molto facile scivolare. Terminata la prima parte di ghiaione, la traccia piega sulla destra incuneandosi in uno stretto corridoio roccioso che si supera con un po' di attenzione a quattro zampe; rimane ora la parte inferiore del ghiaione, la quale può essere percorsa senza problemi seguendo la traccia diretta che punta a valle, poichè la ghiaia è molto profonda e rende la discesa sicura nonchè stabile. Questo tratto, se affrontato con le dovute precauzioni, può essere anche molto divertente data la morbidezza del fondo che impedisce qualsia forma di scivolamento. Terminato il ghiaione, dopo un breve tratto pianeggiante, un sentiero piuttosto stretto aiuta a superare in discesa con una serie di tornanti un dislivello erboso, per poi attraversare nuovamente in diagonale la parte più bassa del ghiaione. Siamo ora giunti quasi a fondovalle e l'aspro ambiente roccioso che abbiamo attraversato lascia il posto ai prati verdi di Fuciade. Attraversato il torrente si ritorna sui prati e si prosegue in leggera discesa per circa 15 minuti fino al Rifugio Fuciade (1998m). Da qui una carrozzabile piuttosto pianeggiante in circa 30-40minuti conduce al Passo San Pellegrino.

Baita Locia Contrin

Val Contrin

Colac

Val Contrin dal sentiero per il Passo Cirelle

Val Contrin dal sentiero per il Passo Cirelle

Sentiero per il Passo Cirelle

Cime di Ombretta

Sentiero tra le rocce

Sentiero tra le rocce

Sentiero tra le rocce

Croce al bivio per il Passo Ombrettola

Cime di Ombretta

Panorama sul Sassolungo

Passo Cirelle e Cima Uomo

Ghiaione di discesa verso Fuciade

Ghiaione di discesa verso Fuciade

Vista sul Gruppo delle Pale di San Martino

Rifugio Fuciade

Conca di Fuciade


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