La perfetta dieta dello scalatore

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Per tantissimo tempo si è rimasti colpevolmente nella convinzione che per poter fare un’attività al meglio fosse necessario limitarsi al solo allenamento fisico. 

A lungo si è prestata relativamente poca attenzione a tutti quegli elementi che oggi contraddistinguono inequivocabilmente le scelte di vita di qualsiasi atleta degno di questo nome.

Dallo studio dei ritmi del sonno, passando per lo sviluppo di una corretta alimentazione finalizzata a uno sport specifico, fino ad arrivare alla psicologia. Sono molte le aree di studio che ci hanno poco a poco fatto capire come l’esercizio fisico sia solo uno, seppur importantissimo, dei fattori in gioco quando si tenta di massimizzare la propria performance. 

Tra tutte però, è sicuramente la dieta a ricoprire un ruolo pressoché fondamentale nella routine di ogni sportivo, e questo vale per qualsiasi attività, dal calcio fino ad arrivare, appunto, all’alpinismo. 

Nel corso dei decenni la scienza si è infatti concentrata sullo sviluppo di diete che aiutino a potenziare le skill fondamentali nella prestazione sportiva: resistenza sotto sforzo, tonicità delle fasce muscolari, circolazione cardiaca e tutte le principali funzioni cognitive come memoria e concentrazione fra le altre. Sì, perché indubbiamente la dieta non si può mettere al pari di una sostanza dopante; ciò nonostante, anche il vostro prossimo pranzo potrebbe fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. 

Quali sono quindi gli alimenti in grado di darci la forza per un’intensa arrampicata? Ma non solo. Quali sono i cibi che ci consentono di ottimizzare i tempi di recupero per non doverci necessariamente fermare tra una tappa e l’altra? Eccone alcuni :

Avena

Nella scelta dei perfetti alimenti per la nostra dieta, ricoprono un ruolo fondamentale tutti quei cibi capaci di darci il giusto apporto energetico per il più lungo tempo possibile. 

L’avena infatti, ricca di carboidrati e fibre, risponde proprio a questa necessità. Inoltre, combinandola ad esempio con le nocciole, miele, latte e yogurt, è possibile creare degli smoothie super nutrienti perfetti da portare nel proprio zaino. 

Uova

Se è ovviamente abbastanza proibitivo (ma non impossibile. Alcuni scalatori le sbriciolano all’interno dei panini) portarle con noi, è altresì vero che una colazione a base di uova sia probabilmente quanto di meglio ci possa essere per la dieta di ogni scalatore degno di questo nome. 

Con circa 6 grammi di proteine per uovo e un abbondante apporto di vitamina B e amino acidi, le uova sono perfette non solo per il loro contributo al fabbisogno energetico ma anche per il recupero muscolare.

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Patate Dolci

In realtà sono molti i vegetali ricchi di carboidrati complessi funzionali alla dieta da arrampicata. Perché concentrarsi sulle patate dolci, quindi? La patata dolce è ricca di carboidrati e di fibre ma, ancor più importante, contiene da sola il 50% del nostro fabbisogno giornaliero di manganese, un minerale fondamentale per il nostro corpo quando si tratta di processare i carboidrati.

Burro di Arachidi 

Nonostante in Italia si sia culturalmente abituati a considerare il burro di arachidi come un cibo malsano, è invece (nelle dovute misure) vero il contrario

Non esiste infatti atleta di livello che non abbia questo alimento all’interno della propria scheda alimentare. Ricco di proteine e fibre, diventerà presto il vostro snack di riferimento durante o alla fine di un’escursione particolarmente impegnativa. 

La Frutta

Un po’ come per le patate dolci, anche la frutta è ricca di carboidrati e fibre ma, a differenza dei tuberi, è anche generosa di zuccheri, rendendo un frutto semplice e accessibile come la mela il perfetto snack per qualsiasi avventura all’aperto. 

Anche la banana, in quanto ricca di potassio e vitamina B6, è ottima da portare nel nostro zaino. 

Attenzione però, è sempre meglio servirsi della frutta fresca, magari mischiata con lo yogurt greco, piuttosto che ripiegare sui succhi, spesso ricchi di zuccheri super processati. 

Pasta

Buone notizie per gli italiani: abbiamo trovato un’altra scusa per mangiare un buon piatto di pasta.

Scherzi a parte, mangiare una porzione di pasta di grano duro, ricca di carboidrati, prima di una lunga escursione può essere tutt’altro che una cattiva idea. Si consiglia soltanto di non esagerare con le quantità: se i carboidrati sono infatti essenziali per le nostre energie, l’eccessivo consumo può farci sentire appesantiti danneggiando la nostra performance.


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