Monte Brento (Tn), al lavoro per una notte i soccorritori che hanno recuperato un Base Jumper

Maxi intervento quello accaduto nella notte di Lunedì sera all'inizio di questa mattina, qui un giovane di 25 anni, Base Jumper di origine polacco, è rimasto impigliato ad una roccia a oltre 300 metri di quota.

Per chi non fosse a conoscenza di questa disciplina, il Base Jumper è uno sport estremo che consiste nel lanciarsi da una qualsiasi sporgenza per poi atterrare con l'ausilio di un paracadute. Il giovane aveva pensato bene di compiere un lancio direttamente dal Becco dell'Aquila sul Monte Brento (Trento), ma qualche cosa è andato storto e circa a metà volo il ragazzo è entrato in collisione con una serie di rocce, l'impatto violentissimo gli avrebbe procurato una frattura alla gamba e altri lievi traumi, per fortuna la vela del paracadute è rimasta impigliata tra le rocce evitandogli una morte quasi certa.

La complessità dell'intervento è stata ulteriormente aggravata a causa della notte, il giovane aveva scelto infatti un lancio quasi al tramonto e il recupero è stato effettuato a notte inoltrata, come se non bastasse la via del recupero non era attrezzata e i soccorritori hanno dovuto "preparare" interamente la via di risalita.
Dopo una notte di estenuanti lavori alle prime luci dell'alba il corpo del malcapitato è stato riportato a terra, per il trasporto è stato usato l'elicottero del Soccorso Alpino il quale lo ha trasferito in breve tempo all'ospedale Santa Chiara di Trento.


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