Ha suscitato mole reazioni l'annuncio da parte del colosso dell'energia altoatesino Eisakwerk di voler sfruttare, ai fini della produzione di energia idroelettrica, le acque dell'Adda nell'Alta Valtellina da Premadio a Villla di Tirano, unitamente a quelle dei suoi affluenti.
La volontà della società di Bolzano è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, e deve essere ora sottoposta all'analisi e alle valutazioni degli uffici tecnici dei comuni interessati, che sono molti: Valdidentro, Bormio, Valfurva, Valdisotto, Grosio, Grosotto, Tovo, Mazzo, Lovero, Sernio, Sondalo, Tirano e Villa.
La levata di scudi da parte dei sindaci dei suddetti comuni e delle autorità locali è stata pressochè unanime; già da tempo, infatti, sono sempre più forti le pressioni per ottenere la delega sul controllo delle attività idriche della valle, obiettivo, a quanto pare, ancora molto lontano da raggiungere.
Il bacino dell'Adda è già da tempo sfruttato a fini idroelettrici in numerose tratte, con conseguenze anche pesanti dal punto di vista della fauna ittica, come lamentato da molti pescatori, oltre che effetti idrogeologici in un territorio che, sappiamo bene, essere molto fragile.
Il fatto che sia una società esterna alla valle a voler lucrare su tale sistema ha avuto come risultato la nascita di un'unità di intenti da parte di tutti i comuni dell'Alta Valle, che nei prossimi mesi porteranno avanti la loro lotta a suon di carte bollate.