Salita classica delle Prealpi lecchesi, il Pian dei Resinelli è stato più di una volta punto di arrivo di tappa del Giro d'Italia. Punto di partenza è Ballabio inferiore, anche se volendo la salita vera e propria potrebbe partire da Lecco, per coloro che salgono diretti dalla città. Alla rotonda principale del paese, dove sfocia la bretella che sale da Lecco, si seguono le indicazioni per il centro di Ballabio e si fa subito sul serio: i primi 300-400 metri sono una rampa faticosissima, con pendenza sempre sopra il 9% e con punti in cui si sfiora il 12%. Si attraversa così l'intero abitato di Ballabio, si supera un ponte e con una curva a sinistra si entra nel bosco, superando quello che è il tratto più ripido della salita. Ora la pendenza cala leggermente ma rimane sempre intorno al 8%, superando una serie di curve cieche un po' pericolose. Raggiungo il primo tornante la pendenza si fa più dolce, si superano alcune case e, dopo un ampio tornante con fondo in pavè, ci si stabilizza intorno al 7%. La strada prosegue senza particolari strappi per circa tre chilometri, quando in corrispondenza del tredicesimo e quattordicesimo tornante si incontra ancora qualche tratto impegnativo con punte superiori al 8%. Una volta usciti dal bosco è praticamente fatta: sulla sinistra si apre uno stupendo panorama sul Lago di Garlate, di fronte a noi si intravede l'orrendo grattacielo che caratterizza i Piani dei Resinelli mentre sulla destra si staglia imperiosa la Grignetta, Si percorre l'ultimo chilometro in scioltezza, la pendenza si fa dolce scendendo sotto il 7%, fino a raggiungere il punto di scollinamento, all'ingresso del parcheggio, da dove si raggiunge poi la piazzetta con la chiesa. Durante la discesa fate attenzione al fondo stradale, a tratti fortemente sconnesso e con buche molto pericolose e soprattutto poco visibili.
