La Baìo di Sampeyre, tracce di cultura occitana

Foto di www.minube.it

 

Il comune di Sampeyre, grazioso centro di Lingua Occitana in val Varaita vallata della provincia di Cuneo in Piemonte, famosa per la sua montagna simbolo : Il Monviso (3841 mt.); propone a cadenza quinquennale, in corrispondenza del carnevale, una tra le celebrazioni tradizionali più complesse ed affascinanti dell'arco alpino: la Baìo.

 

In lingua occitana baìo significa abbadia, non però intesa in senso religioso ma nel senso di associazione popolare di tipo militare, molto diffusa nei secoli passati in queste valli.

La festa ricorda infatti la rivolta popolare che secoli fa, attorno al 975 980, avrebbe cacciato i saraceni dalle vallate piemontesi. La festa è quindi commemorazione dellla scacciata degli invasori, i quali erano penetrati con l'intento di derubare le vallate alpine

 

La Baìo si compone da quattro cortei, ognuna che rappresenta rispettivamente il capoluogo di Sampeyre e le 3 frazioni (Sampeyre, Rore, Calchesio e Villar)

A sfilare durante la manifestazione sono ammessi solamente gli uomini di ogni borgata, i quali sfilano con complessi costumi realizzati dalle donne e rappresentando anche ruoli femminili

Culmine della rievocazione è la sfilata, che si apre con soldati a cavallo accompagnati dalle Sarasine, ragazzini che sventolano in aria fazzoletti bianchi per segnalare gli appostamenti dei Saraceni.

Seguono poi le donne, i Tamburini e i militari armati di asce, con le quali liberano la strada dagli ostacoli e dalle trappole installate dai Saraceni in fuga.

Il corteo procede poi con alcune figure tradizionali come gli Scarliné, che portano bastoni ornati di frasche, i signorotti locali e gli Izuart, milizie militare i cui abiti vengono ornati con nastri e specchi. La sfilata si chiude poi con le figure di vertice, ovvero i tenenti, i portabandiera ed il tesoriere, il quale alla fine della celebrazione fugge con un forziere pieno d'oro, ma viene poi catturato dai soldati in un'osteria e processato.

Nella Baìo di Sampeyre sono anche presenti gli Alum, ovvero due personaggi che vengono eletti a conclusione di ogni manifestazione. Gli Alum fanno così una sorta di “carriera militare”, salendo automaticamente di grado ad ogni Baìo.

Nell'arco di dieci anni gli Alum diventeranno Abà, cioè comandanti dell'esercito e organizzatori della festa.

Dopo essere stati Abà, i due diventano Segretari e Tesorieri (incaricati di gestire la cassa della festa).

Una volta terminata la carriera, essi sono liberi di interpretare un altro ruolo o iniziare una nuova carriera

 

Accanto a tutte queste figure compare un personaggio esterno alla tradizione ma legato al clima carnevalesco: l'arlecchino, uomo ricoperto di stracci e dal volto sporco di fuliggine nera, che ha il compito di tenere lontano dal corteo gli spettatori troppo curiosi.

 

La Baìo di Sampeyre non è quindi solo un rappresentazione carnevalesca come ve ne sono tante altre nelle vallate alpine, ma una vera e propria rievocazione storica di valore, in cui la comunità mette in piedi ogni cinque anni un vero e proprio esercito, con armature e abiti d'epoca, ai quali vengono aggiunte ulteriori decorazioni per sottolineare il clima di festa.