Girovagando oggi per la Val di Fiemme, da Molina a Predazzo, il turista medio non sospetta di certo che non molti anni fa una ferrovia percorreva totalmente la vallata, congiungendosi alla linea Verona-Brennero con il cuore delle Dolomiti.
Già verso i primi '800 si stava maturando l'idea di una Ferrovia che attraversasse la Val di Fiemme; l'entrata dell'Italia nella Prima guerra mondiale nel maggio del 1915, accelerò la realizzazione della ferrovia
L'opera fu realizzata nel 1917, in pieno periodo bellico dal genio militare austriaco, con lo scopo di portare il più rapidamente possibile (erano stimate tempistiche di 24ore) truppe e rifornimenti al fronte, che distava pochi chilometri da Predazzo.
La linea così realizzata misurava oltre 50 km di estensione, passando attraverso sei gallerie e 217 passaggi a livello. I lavori furono a dir poco disumani, vennero impiegati ben 6000 uomini: 3900 civili, 600 militari e 1500 prigionieri
Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e il passaggio della Val di Fiemme al nostro stato, la ferrovia passò al Genio militare italiano, e successivamente alle Ferrovie dello Stato
Successivamente la gestione da parte delle Ferrovie Statali cessò il 31 dicembre 1927 per passare alla Ferrovia Elettrica Val di Fiemme, la quale apportò una delle più importanti migliorie, ovvero l'elettrificazione della linea stessa, che ha contribuito a dimezzare i tempi di percorrenza.
Dimezzando i tempi anche i turisti viaggiatori aumentarono, il boom turistico del dopoguerra fece esplodere il traffico passeggeri che arrivarono a raggiungere punte di 10 treni viaggiatori al giorno.
Nel periodo della Seconda Guerra Mondiale l'attività della Ferrovia subì una drastica diminuzione, anche se non fu mai interrotta completamente.
Nei primi anni '60 lo sviluppo economico stava favorendo l'esplosione del mercato automobilistico, ed il treno cominciava ad essere visto come qualcosa di arretrato; per questo motivo, con una decisione da più parti contestata, la ferrovia della Val di Fiemme venne soppressa il 10 gennaio 1963, e tutto il materiale rapidamente rimosso.
Dal punto di vista ingegneristico questa ferrovia era un vero e proprio capolavoro, essa partiva dalla stazione di Ora lungo la direttrice del Brennero e proseguiva scavalcando il passo di San Lugano fino a raggiungere Predazzo in val di Fiemme. Le principali opere d'arte della linea erano rappresentate da sei gallerie, sette viadotti e otto ponti per il superamento dei numerosi rii e torrenti, con un dislivello massimo coperto di circa 900 metri.
Oggi è ancora possibile percorrere a piedi il percorso della ferrovia Ora-Predazzo, affettuosamente chiamata la "Vecia Ferrovia", dove si possono ancora vedere le gallerie e le vecchie stazioni.
Durante anche i primi anni '90, lunghi tratti della linea ferroviaria sono stati trasformati in piste ciclabili o strade forestali, ed è possibile percorrere alcune gallerie e viadotti a piedi o con la bicicletta