La leggenda di Misurina

Lago di Misurina - Foto di turistipercaso.it

La Croda dei Toni è una montagna rocciosa, dalla struttura complessa in quanto costituita da diverse elevazioni e raggiunge l'altezza massima di 3094 mt; questa maestosa montagna separa Auronzo da Sesto, precipitando nel suo versante sud nel profondo vallone della Val Gravasecca.

Questi luoghi sono da sempre teatro di magiche Leggende, si raccontano anche due diverse storie sul Lago di Misurina, noi vi raccontiamo una delle più famose e maggiormente conosciute:

 

Le cime della Croda dei Toni sono spesso circondate da nubi nere e tormentate da tuoni e fulmini, questo perchè in cima a quelle ripide pareti viveva uno stregone malvagio.

Gli abitanti di Auronzo temevano questa figura che, nei momenti di rabbia, flagellava i villaggi della valle con tempeste e saette. Per questo motivo, i capi villaggio avevano deciso  di tenere buono lo spirito malvagio donandogli ogni anno i servigi di una fanciulla, sorteggiata tra le ragazze  del paese.

Tutti gli anni, durante il giorno del solstizio d'estate, la giovane sorteggiata  che si arrampicava sulla cima della Croda dei Toni non faceva più ritorno a casa.

Un giorno, venne scelta la bella Misurina, figlia di un ricco mercante, la quale,  nonostante l'opposizione dei genitori, i quali fecero di tutto per opporsi ma senza risultati, si arrampico sulla vetta del monte, dove incontrò lo stregone, una figura alta e magra con un viso malvagio

Questi la condusse nella sua casa, nel ventre della montagna, dove la giovane lo serviva preparandogli il cibo e mantenendo tutto in ordine. Spesso e volentieri lo stregone era solito assentarsi per faccende sue personali, così Misurina rimaneva da sola nella caverna a riordinare le cose. “Non provare a fuggire” le diceva il malvagio, “perché ti acciufferei e te la farei pagare, come è stato per quelle che sono venute qui prima di te!”.

Un giorno, mentre lo stregone era assente, Misurina decise di esplorare la caverna, finchè giunse in un antro popolato di pipistrelli; ad un certo punto, uno dei pipistrelli si  avvicino alla ragazza e gli parlo, con una voce familiare: era Rosa la figlia del fornaio, una delle ragazze sacrificate allo stregone negli anni precedenti e amica di Misurina. "Presto Misurina" disse il pipistrello "apri quel forziere laggiù, non fare caso ai gioielli  che contiene, prendi solamente gli oggetti più poveri: un pettine, un fazzoletto ed un grembiule".

Misurina non capì ma non poteva fare altro che obbedire, e così fece. Aprì il forziere pieno di ori e diamanti e mise in tasca solamente i 3 oggetti più modesti che erano presenti.. "Ora scappa Misurina, corri a valle più veloce che puoi" disse il pipistrello, e la ragazza si precipitò verso il villaggio di Auronzo. Giunta ai piedi della parete rocciosa si voltò, e vide che lo stregone era tornato, e la stava inseguendo in groppa al suo cavallo. Lo stregone l'aveva ormai raggiunta, così il pipistrello le disse: “Misurina getta subito il pettine dietro di te..” Allora Misurina prese il pettine e lo gettò alle sue spalle: all'improvviso la terra fu scossa e dalle rocce nacque un fitto bosco di abeti, per attraversare il quale lo stregone perse parecchio tempo.

Nonostante ciò, la ragazza fu di nuovo raggiunta: terrorizzata, gettò via il fazzoletto, che subito si  trasformò in una palude melmosa, che rallentò ulteriormente il suo inseguitore.

Raggiunta un'altra volta dal malefico stregone, Misurina gettò il grembiule: improvvisamente un'enorme onda d'acqua precipitò dalla montagna travolgendo lo stregone e andò a formare un  lago profondo, dentro il quale il crudele inseguitore annegò insieme al suo cavallo.

Misurina era salva, e l'incantesimo che aveva trasformato le ragazze di Auronzo in pipistrelli fu spezzato. I pipistrelli si trasformarono e ripresero le sembianze della ragazze che in quegli anni erano state prigioniere dello stregone. Ci fu anche una bellissima festa al villaggio, dove Misurina era la fanciulla più festeggiata di tutte.

 

Da quel giorno, il lago cristallino nelle cui acque si specchiano le rocce del Sorapiss prese il nome della coraggiosa fanciulla, Misurina.