La leggenda del Ghiacciaio del Rutor

La Testa del Rutor con l'omonimo ghiacciaio - foto di forum.meteonetwork.itTra le numerose leggende che popolano la Valle d'Aosta, quella legata al Ghiacciaio del Rutor è certamente una delle più famose di questa piccola regione.

Il Ghiacciaio del Rutor è uno dei più vasti della Valle d'Aosta, è collocato dal punto di vista geografico nel vallone di La Thuile e prende il nome dalla Testa del Rutor ( 3486 mt.) la montagna più alta che lo contorna.

 

La leggenda racconta che, quello che oggi è un'enorme distesa di ghiaccio, era invece un prato verdeggiante, sul quale pascolavano le mucche di un ricco valdostano. Numerosi pastori mungevano gli animali ogni giorno, producendo grandissime quantità di latte, che veniva impiegate nella produzione di burro e di formaggi, per gran parte Fontina. La produzione aumentava ogni giorno e il proprietario diventava sempre più ricco.

In una giornata qualunque, accadde però qualche cosa di strano: un mendicante bussò alla lussuosa casa del Ricco padrone.

Il povero uomo, affamato e infreddolito chiese un po di latte per sfamare se stesso e la sua famiglia, gli disse : "per favore signor padrone, avete così tanto latte, offritemene per favore una scodella, per me e per la mia famiglia ... "

Il Ricco padrone con i suoi servi, stava proprio in quel momento riempendo un gigantesco calderone di latte, quando vide il mendicante e ascoltò la sua richiesta; la sua reazione fu però tutt'altro che magnanima e gentile, anzi il ricco esclamò : " piuttosto che dartene una scodella, la rovescio tutta sul prato !! " detto questo ordinò ai suoi servi, increduli anch'essi di una così folle richiesta, di rovesciare tutto il latte del calderone sul prato.

Il Ricco padrone scoppiò quindi una fragorosa risata, invitando il mendicante ad andarsene.

Il povero uomo rimase di stucco nel vedere tutto il buon latte che si riversava sul prato e che lo colorava di bianco, e ad un certo punto esclamò : "Signor padrone, visto che i prati di questo alpeggio sono diventati bianchi, bianchi resteranno , per sempre! "

L'esclamazione suonò come una minaccia, il ricco padrone non se ne curò ma i suoi servi avevano inteso che stava accadendo qualche cosa di strano.

Il povero mendicante si allontanò e dal quel momento iniziò a nevicare, la neve cadeva copiosa come mai era successo, gli abitanti di quei luoghi non avevano mai visto così tanta neve, soprattutto nella stagione estiva.

La neve cadde per giorni e giorni e le produzioni di latte cessarono, il pascolo diventò un'enorme distesa di neve. Nei giorni successivi spirò anche un gelido vento, il quale trasformò il manto nevoso in uno spesso strato di ghiaccio che mai più si sciolse.

La maledizione del mendicante aveva punito il ricco proprietario: il verdeggiante e produttivo pascolo si era trasformato in quello che ora è il Gigantesco Ghiacciaio del Rutor.