La leggenda dei Laghi Gemelli

I Laghi Gemelli

 

I Laghi Gemelli, stupendo specchio d'acqua che sorge in Alta Val Brembana nei pressi dell'omonimo Rifugio Laghi Gemelli, si presenta ora come un unico specchio d'acqua.

L'Enel infatti vi costruì uno sbarramento alla scopo di creare un grande bacino necessario alla produzione di energia elettrica a servizio di tutta la valle.

In origine però i Laghi Gemelli, erano proprio, come dice il nome, due piccoli specchi d'acqua di uguali dimensioni.

Su questo lago alpino si racconta una celebre leggenda, mettetevi comodi e buona lettura:

 

C'era volta un ricco mercante di Branzi (Bg) che aveva una figlia straordinariamente bella, la giovane da diverso tempo si era innamorata di un semplice pastore della Val Taleggio.

La famiglia della ragazza e in particolare il padre, non vedevano certamente di buon occhio il povero ragazzo, desiderando per loro fanciulla un ricco benestante.

Il pastore infatti aveva tutte le qualità tranne quella della ricchezza, sperava ogni anno di trovare un allevatore che gli affidasse le pecore da portare in alta quota a pascolare per i mesi estivi

Già da diverso tempo il padre aveva promesso la mano della figlia ad un ricco proprietario di fucine della Val Fondra. L'uomo, antipatico ed attempato, naturalmente non piaceva alla ragazza la quale provava con ogni modo possibile a convincere il padre di non farglielo sposare.

Naturalmente neanche le infinite lacrime della giovane riuscirono a convincere il padre il quale aveva già fissato in breve tempo la data del matrimonio, la povera fanciulla sempre più triste man mano che si avvicinava il fatidico giorno, passava le sue giornate a pensare tutta sola nella cameretta, sperando nella venuta del suo amato pastorello.

La giovane che stava provando qualsiasi mezzo per convincere il padre, giocò la sua ultima carta, iniziò a non mangiare più fingendosi anche malata di mente; il padre estremamente preoccupato portò la figlia dai migliori specialisti della Valle, spingendosi fino a Bergamo.

Nessuno era riuscito a far nulla per la figlia.

 

Un bel giorno suonò alla porta un medico apparentemente malconcio e trascurato, il padre nonostante qualche dubbio apparente riguardo alla competenza dell'uomo decise comunque di affidarsi a quest'ultima soluzione.

Il medico, che non era altro che il giovane pastore travestito, veniva ogni giorno con regolarità e passava momenti tranquilli con la sua amata coperti dalla scusa della riservatezza di una visita medica

I due ragazzi sapevano perfettamente che questa finta non poteva durare a lungo, così presero una decisione, la notte stessa si organizzarono per scappare !

 

La ragazza raccolse in un fagotto qualche piccolo indumento e scapparono, scelsero per la loro fuga una via impervia e poco frequentata, tracciato che conosceva bene il pastore perchè vi portava i suoi animali.

Lasciarono quindi Branzi e scapparono su per i monti, dopo un paio di ore di fuga udirono i campanili di Branzi, il suono stava annunciando la fuga dei giovani e ben presto sarebbero venuti a cercarli.

I due ragazzi aumentarono ancora di più il passo, fino a quando la ragazza mise un piede in fallo cadendo picchiando la testa e rimase svenuta.

Il giovane pastorello cercò inutilmente di farla rinvenire, ma quando udì le voci sempre più vicine decise di prendere la ragazza in braccio e continuare con la sua folle corsa.

 

Il pastorello sfinito cadde inciampando in una roccia e precipitò abbracciando la ragazza in un dirupo. Nel luogo dove caddero i loro miseri corpi si aprirono due conche circolari dalle quali cominciarono a sgorgare due limpide polle d'acqua che, zampillando senza sosta, formarono due laghetti quasi della stessa forma e dimensione: i laghi Gemelli.