Toni Gobbi, la storia dell'Avvocato sugli Sci

Toni Gobbi in una fotografia dell'epoca

 

Toni Gobbi, di professione Avvocato, ma con la passione sfrenata dello Scialpinismo; passione che l'ha portato negli anni a cambiare lavoro, perché la montagna lo attirava più che i codici.

Toni Gobbi non fu solo un grande appassionato di questa disciplina, ma con lui lo Scialpinismo ebbe una vera e propria evoluzione, da uno sport puramente dilettantistico lo portò a livello professionistico.

 

Toni Gobbi nacque a Pavia, il 18 Giugno del 1914.

Seguendo le orme del padre, anch'esso avvocato, si laurea a Padova e si trasferisce successivamente a Vicenza, collaborando nello studio notarile del padre.

Ancora in epoca di studente si avvicinò immediatamente alla montagna, frequentando inizialmente la sezione "Giovane Montagna di Vicenza", di cui divenne anche presidente.

 

Cruciale per la sua formazione alpinistica fu l'esperienza che visse dal 1939 al 1943 in Valle d'Aosta, dove poi si trasferì e passò gran parte della sua vita.

In questi anni frequentò la Scuola Militare Alpina di Aosta in qualità di Ufficiale Istruttore di Alpinismo.

Nel 1943 si stabilì ufficialmente a Courmayeur per continuare quella che era ormai diventata la sua nuova vita, andare in Montagna; in quegli anni conobbe anche Romilda Bertholier che divenne poi sua Moglie e con la quale ebbe due figli, Gioacchino e Barbara.

Gioacchino ha seguito fedelmente le orme del Padre, attualmente è infatti alla guida della Grivel, storico marchio italiano che produce materiale per Alpinisti ai piedi del Monte Bianco.

La formazione di Toni Gobbi in questi anni crebbe ulteriormente, diventò ufficialmente Guida Alpina nel 1946, Maestro di Sci e Istruttore Nazionale di Alpinismo nel 1948

 

E' evidente che ormai la strada di Toni Gobbi era cambiata, da Avvocato era diventato un vero e proprio professionista della Montagna, pronto anche a cambiare la concezione di allora sullo Scialpinismo.

 

A Cormayeur era divenuto ormai un personaggio noto, negli anni 50 e 60 scalò con grandissimi alpinisti dell'epoca, persone del calibro di Francois Thomasset, con il quale realizzò nel 1948 la prima invernale della Cresta des Hirondelles alle Grandes Jorasses.

Scalò anche con Arturo Ottoz, Henry Rey e con il mitico Walter Bonatti, con il quale si cimentò in una grande ascensione sul Grand Pilier d'Angle nel 1957

 

Nel 1948 aprì a Cormaeur un negozio di Articoli Sportivi per Alpinisti e Sciatori, al negozio era annessa l'unica e prima libreria italiana dedicata alla letteratura di Montagna, la Libreria delle Alpi.

Dall'alto dei suoi studi in legge Toni Gobbi era infatti un grande narratore delle sue imprese, scrisse in questi anni anche le " Settimane Nazionali Sci Alpinistiche d'Alta Montagna", una serie di riviste molto seguite nell'epoca.

 

Toni Gobbi oltre che un fortissimo alpinista era un intellettuale di spicco, divenne membro del Groupe de Haute Montagne (il GHM francese) e poi presidente del Comitato Valdostano Guide per diversi mandati, dal 1957 al 1966.

La carica più importante che ricoprì fu però il Vicepresidente dell'Uiagm (Unione Internazionale delle Associazioni Guide di Montagna).

 

La sua Passione di Guida e Scialpinismo lo portò a presentare al CAI un progetto di istituzione della qualifica di Guida-Sciatore, ovvero un vero e proprio professionista nell'ambito dello Scialpinismo.

Toni Gobbi credeva infatti fortemente in questa disciplina, affermando che era possibile allungare la Stagione Invernale di una Guida Alpina superando gli oltre 90 giorni di attività.

Sul fronte dello Scialpinismo fu instancabile e iperattivo, nessuno più di lui in quegli anni valorizzava così tanto questa disciplina di Montagna.

Tra il 1951 e il 1970 realizzò ben 106 settimane di Scialpinismo, ossia 742 uscite con 570 clienti.

Toni Gobbi fu un visionario sotto questo punto di vista, con questa nuova professione di Guida di Scialpinismo era infatti riuscito ad aumentare notevolmente il suo bacino di clienti, aumentando anche di gran lunga la stagione operativa di lavoro.

Ogni anno spediva anche una lettera di presentazione delle settimane di Scialpinismo a tutti i suoi clienti, presentando quindi il Programma della Stagione, quello che per noi oggi è una Newsletter!

 

Nel 1967 la Fratelli Fabbri Editori realizzò l'Enciclopedia dello Sciatore in 5 Volumi, a Toni Gobbi ovviamente fu affidato il compito di stilare la sezione sullo Scialpinismo.

 

Le Alpi infine divennero "strette" per Gobbi, così si decise a creare le spedizioni di Scialpinismo Extraeuropee.

Nel 1966 effettuò una spedizione nel Caucaso, nel 1967 la prima spedizione in Groenlandia e nel 1970 avrebbe dovuto effettuare una spedizione sul Demavand (la montagna più alta del Medio oriente), purtroppo però in quell'anno Toni Gobbi morì.

Il 18 marzo 1970 perse la vita sul Sasso Piatto, venne travolto da una valanga durante una discesa con gli Sci e per lui non ci fu nulla da fare.

 

Gobbi fu un pioniere per l'epoca, un precursore, era avanti anni luce.

Con queste parole lo ricorda anche Lorenzino Cosson, guida tra le più rispettate della Società Guide Alpine di Courmaeur.

Al giorno d'oggi, nel famoso Museo delle Guide Alpine di Cormayeur, è stata organizzata una mostra ricca di cimeli e documenti inediti di Toni Gobbi, tra cui anche molte fotografie a colori e in bianco e nero.