Ecomuseo della Valle del Bitto di Albaredo

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, Scatto sul Paese di Albaredo 

L'Ecomuseo della Valle del Bitto di Albaredo si trova all'interno di un territorio interamente montano, ricco di storia, di tradizioni millenarie e di ambienti unici e rappresentativi della cultura di montagna.

L'Ecomuseo, istituito nel 2002, è un progetto con il quale la comunità della valle, si impegna a prendersi cura del territorio valorizzandone il patrimonio culturale per favorirne lo sviluppo economico.

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, Scatto sul Paese di Albaredo

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, Scatto sul Paese di Albaredo al tramonto

Il Territorio...

Iniziamo prima di tutto con lo scoprire da vicino il magnifico territorio della Valle del Bitto di Albaredo, collocato ad una quota che va dai 910 mt. fino ai 2400 mt. delle cime, completamente immerso nel cuore del Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi.

Un territorio affascinante e ricco di storia, come testimonia la presenza della Via Priula, antica via di comunicazione, utilizzata un tempo per gli scambi commerciali tra la Valtellina e la Valle Brembana.

Un territorio magnifico e ricco di beni culturali, che arricchiscono il patrimonio culturale della Valle e vengono valorizzati dall'Ecomuseo.

Per citarne alcuni troviamo: gli storici e antichi lavatoi, le fontane, i mulini dislocati all'interno della Valle dei Mulini, i caselli del latte, le carbonaie e i calecc, strutture di montagna utilizzate per la lavorazione del Formaggio Bitto, simbolo del territorio.

Sul sito web dell'Ecomuseo, è possibile approfondire ulteriormente la conoscenza del territorio, scoprendo anche da vicino il Comune di Albaredo, principale centro della Valle.

Parco delle Orobie

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, il territorio del Parco in estate

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, il territorio del Parco in primavera

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, verso il Rifugio Piazza

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, il territorio del Parco in inverno

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, il territorio del Parco in inverno 

Come visitare l'Ecomuseo...

Per visitarlo occorre percorrere un sentiero, lungo circa 3 km e mezzo, che dalla chiesetta della Madonna delle Grazie, poco oltre Albaredo, conduce, in circa un’ora e mezza di cammino, all’alpe di Vesenda bassa, appena oltre i confini del comune, in territorio del comune di Bema.

L’idea è quella di coinvolgere al massimo il visitatore, mostrando alcuni luoghi tipici dell’attività contadina nella loro cornice naturale, in modo da enfatizzarne l’effetto, immergendo il visitatore in una dimensione quasi anacronistica.

L'Ecomuseo della Valle del Bitto di Albaredo è visitabile gratuitamente, senza prenotazione e nessuna limitazione sugli orari di accesso.

 

I mestieri di un tempo, non solo uno sguardo al passato, ma il desiderio di puntare al futuro...

Grazie all'Ecomuseo della Valle del Bitto di Albaredo, avrete modo di scoprire i mestieri di un tempo, una volta principale fonte di sostentamento per gli abitanti della Valle.

Alcune attività sono ancora oggi praticate e addirittura ancora più fiorenti, come l'allevamento e la lavorazione del latte, per la produzione del Formaggio DOP Bitto.

Una tradizione che parte dalla transumanza, nei mesi di inizio estate, quando il bestiame viene portato negli alpeggi di Alta Quota per pascolare e produrre il prezioso latte utilizzato per fare il Formaggio Bitto.

Al Rifugio Alpe Piazza, uno dei principali rifugi della Valle, vengono programmate giornate durante le quali i turisti possono scoprire da vicino le lavorazioni del formaggio e le tecniche di pascolo in alta quota.

Cliccando qui, potrete scoprire il Rifugio e contattare direttamente Nadia, la rifugista.

Vista sul Rifugio Alpe Piazza (1830 mt.)

Oltre al formaggio un tempo veniva dato grande valore ai prodotti del bosco, come le castagne e i principali frutti del sottobosco, come funghi o mirtilli.

Vi erano inoltre coltivazioni di frumento, segale e grano saraceno, utilizzato per la polenta e come ingrediente per la produzione dei pizzoccheri.

Gli ortaggi e soprattutto le carni e gli insaccati (slinzega o bresaola) completavano l'alimentazione base dei nostri avi.

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, vista

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, il mestiere del taglio della legna

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, il mestiere del casaro

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, il mestiere del casaro

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, un lavatoio di paese 

Il percorso dell'Ecomuseo, un viaggio esperienziale unico nel suo genere...

L'itinerario di circa 3.5 km è un semplice percorso escursionistico pedonale, percorribile da tutti senza particolari difficoltà (consigliamo i mesi di primavera, estate o autunno).

Superato il paese di Albaredo, nei pressi della chiesetta di Madonna delle Grazie (1157 mt.), inizia il percorso, contrassegnato da cartelli e pannelli illustrativi, che si trova, in parte, lungo l'antica Via Priula.

Il primo luogo di interesse che andrete a esplorare è la segheria, costruita nel 1935 e utilizzata per decenni dai numerosi boscaioli che lavoravano nella valle.

Proseguendo si arriva alla carbonaia, che documenta l'antico mestiere del carbonaio, attività praticata fino a un paio di generazioni fa.

Si prosegue fino al casello del latte, un manufatto adibito alla conservazione del latte appena munto, che poi veniva utilizzato per produrre formaggi e derivati.

Proseguendo nel tragitto, ci si addentra tra boschi e prati, dove è possibile ammirare una serie di forni fusori, particolari manufatti utilizzati per la produzione del ferro, che fin dal medioevo fù un importante elemento nell’economia delle Valli Orobiche (in Val Varrone nel lecchese, lo era anche per il paese di Premana).

L’ultimo punto di interesse, situato all’alpe di Vesenda Bassa, è il più celebre albero della provincia di Sondrio, l’abete di Vesenda: si tratta di un abete bianco di 300-350 anni, dalle dimensioni ragguardevoli (38,50 metri di altezza, 5,65 metri di circonferenza, 1,79 metri di diametro a petto d'uomo).

 

Per tutte le persone che come noi, sono amanti della Montagna e dell'Escursionismo, vi segnaliamo anche una serie di itinerari che potrete percorrere e che vi porteranno alla scoperta di altri suggestivi luoghi di interesse nella Valle del Bitto di Albaredo:

 

La Via Priula, antichissima via di comunicazione transorobica che permise alla Valtellina di diventare fulcro di intensi traffici commerciali.

Il percorso permetteva quindi di collegare commercialmente l’area del Mediterraneo con il centro Europa attraverso il passo S. Marco, passando proprio per la Valle del Bitto di Albaredo.

In questo nostro articolo, potrete approfondire ulteriormente il percorso sulla Via Priula.

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, la Via Priula 

Il Sentiero della Transumanza, si tratta di un bel percorso di circa 3 ore che parte da Albaredo e, seguendo un tratto della via Priula, giunge, attraverso maggenghi, prati e un bosco di faggi e larici, agli alpeggi in quota.

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, transumanza mucche 

Il Sentiero del Matusc, che permette di raggiungere alcuni alpeggi dove veniva prodotto il "matusc", un formaggio povero (latte magro scremato), che i contadini di una volta producevano per uso prioprio, vendendo invece il rinomato bitto al mercato.

 

Scoprire l'Ecomuseo durante le manifestazioni...

Speciali giornate, durante le quali le festività tipiche della tradizione di montagna, arricchiscono ulteriormente la visita dell'Ecomuseo.

Prima tra tutte, vi consigliamo di segnare sul calendario il Ferragosto e la festa di S. Rocco (16 agosto), in occasione della quale il paese si anima e vengono organizzati numerosi eventi.

In questa giornata speciale diventano protagonisti anche i ragazzi e le ragazze del gruppo folk “I barilocc” (“Gli albaredesi”), gruppo nato proprio dall’esigenza di trasmettere e di far rivivere, attraverso originali costumi e attrezzi d'epoca, le tradizioni montanare di una volta.

In autunno infine anche Gustosando, speciale appuntamento enogastronomico, che permette di scoprire i sapori e i prodotti tipici della cucina, attraverso uno speciale itinerario tra le vie dei borghi.

Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, il gruppo folk 

Progetti educativi con le scuole...

In collaborazione con il Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi, l'Ecomuseo organizza per le scuole di ciascun ordine e grado, programmi didattici per far conoscere, dal punto di vista naturalistico, ambientale e culturale, il suo territorio.

Un progetto particolare è anche “Scuole Outdoor”, dedicato ai giovani delle scuole superiori, per i più piccoli invece, vengono organizzate delle gite scolastiche o campi estivi (progetto “Piccoli Rangers delle Alpi”).

 Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo, laboratori per ragazzi

 


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