Il mistero del Lago di Tovel

Lago di Tovel

 

Un lago rosso sangue...potrebbe sembrare l'ambientazione di un film horror, ma tranquilli, nulla di tutto ciò; è semplicemente il fenomeno naturale che ha reso famoso nel mondo un piccolo lago situato a pochi km da Cles (Tn), il Lago di Tovel.

Situato ad un altitudine di 1180 metri nel cuore della Val di Tovel e inserito nello splendido contesto del Parco Naturale Adamello-Brenta, nasce dallo sbarramento di un torrente proveniente dal Gruppo del Brenta a causa di una frana, ed è circondato da un bellissimo bosco di conifere ricche di fauna selvatica e moltissimi esemplari di funghi.

Il Lago di Tovel è conosciuto anche con il nome di Lago Rosso, infatti fino al 1964 la sua particolarità che l'ha reso celebre in tutto mondo, era di avere le acque di un colore rosse per via di un'alga (Tovellia sanguinea); è conosciuto anche con il nome di Lago degli Orsi, perchè sono presenti alcuni orsi bruni nella valle che spesso di raduno sulle sponde del lago.


Già a partire dal 1864 si ritrovano testimonianze di un curiosissimo fenomeno che vedeva protagonista il Lago di Tovel: durante le ore più calde della stagione estiva, quando le temperature superficiali dell'acqua raggiungevano il loro picco, il lago si colorava interamente di rosso vivo.

Per circa mezzo secolo gli abitanti della zona, insieme ai numerosi curiosi e turisti, hanno sempre ammirato questo spettacolo rimanendo però nel mistero, anche un po' spaventoso, del perchè le acque del lago assumessero quel colore.

Solamente nella fine degli anni '30, dopo anni di ricerche, si scoprì che l'originale fenomeno era dovuto alla presenza di un'alga, il Glenodium Sanguineum (successivamente gli studiosi appurarono invece che l'alga responsabile del fenomeno era la Tovellia sanguinea) , la quale quando l'acqua supera una certa temperatura produce un olio ricco di carotenoidi, che si diffondono dando origine ad un colore rosso vivo.

Il fenomeno è rimasto vivo con una certa regolarità fino all'estate del 1964, successivamente si presentò con irregolarità per qualche anno fino a scomparire del tutto intorno agli anni ,80; dapprima ha iniziato a riguardare solo alcune zone del lago e poi pian piano si è del tutto estinto. Numerose sono state le ipotesi prodotte per spiegare la scomparsa del fenomeno, tra le quali la più accreditata nel tempo è stata quella dell'inquinamento, apportato dagli insediamenti urbani sviluppatisi nei dintorni.

Solamente di recente, intorno agli anni 2000, si è scoperta la vera causa della scomparsa del fenomeno.

Nei primi decenni del secolo scorso intorno al Lago di Tovel pascolavano numerosi animali i cui escrementi, ricchi di azoto e fosforo, favorivano la riproduzione dell'alga.

A partire dagli anni '60, invece, le sponde del lago non sono più state terreno di pascolo, e così anche l'alga non ha più avuto opportunità di riprodursi e colorare l'acqua.

Al giorno d'oggi, sebbene il fenomeno dell'acqua rossa non si verifichi più, il Lago di Tovel resta comunque uno stupendo angolo panoramico e naturalistico da visitare senza ombra di dubbio.

 

Sul Lago di Tovel si racconta anche una curiosa Leggenda, racconto che doveva in qualche modo dare una motivazione a questo curioso fenomeno delle acque rosse.

Buona lettura :

C'era una volta una bellissima principessa, il suo nome era Tresenga ed era figlia del Re di Ragoli.

La bellissima ragazza, per via della sua bellezza e ricchezza, veniva chiesta in moglie da moltissimi pretendenti.

Uno tra questi, fu Lavinto, il Re di Tuenno. Egli, nonostante la ragazza l'avesse già più volte rifiutato non si dava per vinto, decise così di schierare il suo esercito contro i Ragoli con l'obbiettivo di spaventare e far cambiare idea alla fanciulla.

I Ragoli erano in minoranza per numero ma accettarono comunque il combattimento, anche Tresenga scese in campo con la sua gente per difendere i diritti del suo popolo.

La battaglia fu spietata e si consumò sulle rive del lago, Lavinto in preda alla follia uccise con un colpo di spada la principessa Tresenga e il suo corpo insieme a quello dei suoi abitanti finirono nel lago, che si colorò di rosso.

La leggenda continua dicendo che ancora oggi, la notte, Tresenga si siede sulle rive del lago a piangere per la sorte della sua gente .