Il Carnevale Fassano

Carnevale Fassano

ll Carnevale Fassano (in ladino Carnascer Fascian) è una delle tradizioni carnevalesche più pittoresche e meglio conservate di tutto l'arco Alpino. Tra le altre manifestazioni famose vogliamo ricordarvi il Carnevale di Schignano e il Carnevale di Bagolino.

ll periodo di festa inizia con la Mascherèda inaugurale nelle scuole elementari di Penia (Tn), piccolo Comune a pochi chilometri da Canazei (Tn). Qui da secoli ogni 17 gennaio, in occasione di Sant'Antonio Abate, viene eseguito uno spettacolo teatrale interamente in ladino che dà il via al periodo carnevalesco.

Trascorsi due giorni, il giorno di San Sebastiano, a Penia esplode letteralmente la festa che dura fino al mercoledì delle ceneri; passeggiando per i paesi della Val di Fassa non è raro imbattersi in individui mascherati con le maschere tradizionali del carnevale fassano

Nel piccolo borgo di Penia (Tn), in alta Val di Fassa, si tengono da sempre i riti più antichi; per questo motivo è anche nato il Grop de la Mèscres da Dèlba e Penìa, ovvero l'Associazione che si occupa della valorizzazione del Carnevale Ladino. Tra gli altri gruppi impegnati nel medesimo lavoro troviamo anche il Grop de la Mèscres da Cianacei e Gries che ha sede a Canazei (Tn)

Recentemente è nato anche il Gruppo Maschere di Soraga, che si impegna a valorizzare le tradizioni classiche del Carnevale Fassano interpretate in chiave più moderna.

Il Carnevale Ladino, come tutti i carnevali, è composto da maschere e costumi ben precisi, scopriamoli insieme :

 

La maschera guida del carnevale è il Lachè, ambasciatore dei figuranti, che con la sua eleganza e raffinatezza introduce e dà inizio alle sfilate e alle "mascherèdes".

Il Lachè ha un copricapo estremamente decorato, uno scettro con lunghi nastri colorati e tiene in mano la maschera.

Accanto al Lachè sfilano i Marascons, che viaggiano sempre in coppia saltellando su un piede e facendo suonare i campanacci di cui sono ricoperti. Il loro vestito è molto sobrio e si compone di calzettoni bianchi con pantaloni di pelle e scettro.

Come i Lachè anche i Marascons indossano un cappello, tutto contornato di fiori e arricchito con catenelle . Sul copricapo è ben visibile anche uno specchio rettangolare, per allontanare gli spiriti maligni e sulla sommità le penne del rarissimo Gallo Forcello.

Carnevale FassanoTra i personaggi più allegri e divertenti troviamo poi il Bufon, con il suo cappello a punta e il naso aquilino: lo riconosciamo certamente perchè scruta la folla con il suo cannocchiale, chiamato "ocel".

Veste dei calzettoni colorati e attorno alla vita una specie di grembiule.

 

A queste tre maschere principali, seguono poi tutta una serie di personaggi raggruppabili in due categorie: le "faceres da bel", che rappresentano personaggi positivi, benestanti e buoni, e le "faceres da burt", individui maligni e raccapriccianti, portatori di ingerenze negative. Vi sono poi due maschere tipiche della bassa valle e in particolare di Moena: i Lonc, individui altissimi vestiti di bianco come fantasmi, che si aggirano in coppia verso il crepuscolo spaventando i passanti, e gli Arlechins, che con il volto coperto da un velo trasparente inseguono i ragazzini durante le sfilate colpendoli con il loro frustino. 


Il fascino di queste maschere e di questi personaggi sta, oltre che nel loro carattere e nel loro atteggiamento, anche nel loro aspetto estetico: le maschere sono intagliate a mano nel legno e decorate artigianalmente da artisti locali, mentre l'abbigliamento, anch'esso agghindato e decorato manualmente, è sempre molto colorato e vivace, in pieno contrasto con l'ambiente spesso innevato in cui si muovono abitualmente durante le rappresentazioni all'esterno.


L'anima del carnevale Fassano sono le "mascherèdes", spettacoli teatrali o piccoli schetch ideati e inscenati per strada oppure nelle vecchie scuole elementari di Penia (Tn).

Tra gli altri appuntamenti più importanti del carnevale troviamo : Il Carnevale di Campitello, che si tiene la domenica che precede il martedì grasso, oppure Il Carnevale di Moena, Vigo e Pozza il quale si tiene il pomeriggio di martedì grasso.

Inoltre vi ricordiamo che le maschere guida del carnevale sono visibili tutto l'anno presso il Museo Ladino in un'apposita sala dedicata alla ritualità fassana.

 

Le manifestazioni sono l'ideale per far si che una tradizione non rimanga, come purtroppo spesso accade, un qualcosa di legato al passato, ma possa entrare in contatto con i turisti, i cosiddetti "foresc", i quali a loro volta possono comprendere la bellezza che sta dietro a tali manifestazioni.


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