Grandissime emozioni ieri a Canazei per la sedicesima edizione della Dolomites Skyrace, quella che da molti addetti ai lavori viene definita la più spettacolare gara di skyrunning di tutto il mondo. La particolarità dell'edizione 2013 è stata sicuramente la presenza di una grandissima quantità di neve in quota: ai 2840 metri della Forcella Pordoi nel punto di maggiore accumulo si sono misurati più di due metri di neve, tanto che gli organizzatori hanno dovuto scavare un tunnel di dodici metri per riuscire a superare l'ultimo enorme nevaio prima della Forcella. Anche la salita del bellissimo ghiaione della Forcella è stata resa più impegnativa: per evitare i frequenti nevai è stato infatti realizzato un percorso alternativo, di maggiore pendenza e difficoltà. Gli atleti hanno poi attraversato il grande altopiano del Sella, ancora completamente innevato, prima di iniziare l'ascesa al Piz Boè, che con i suoi 3152 metri costituisce il punto più alto della gara, e paradossalmente anche quello con minore innevamento. In seguito discesa al Rifugio Boè (2800m), dove i due metri di neve tornano a ostacolare i corridori, prima di lanciarsi nella folle calata in Val Lasties, che ovviamente nella sua parte superiore è ancora interamente bianca. Una gara estrema in un'ambientazione unica, che non smette mai di regalare emozioni. Noi di Saliinvetta eravamo presenti alla Forcella Pordoi, da cui abbiamo scattato qualche foto che vi invitiamo a guardare. Dal punto di vista della gara, infine, vittoria del "cannibale" Kilian Jornet Burgada, che con un tempo di 2 ore e 11 secondi ha stracciato di oltre un minuto il record precedente; tra le donne doppietta di Emelie Forsberg, già vincitrice lo scorso anno sul traguardo di Canazei.