Distanza Totale : 42 km Tempo in movimento : 5 Ore Aumento di quota : 1615 mt.
Il presente itinerario, abbastanza lungo e faticoso, consente la scoperta di uno degli angoli più affascinanti dell'Appennino ligure piemontese; siamo all'interno di un'area oggetto di grande tutela da parte della Regione Piemonte, ovvero il Parco delle Capanne di Marcarolo.
Qui le Alpi sfumano nel sistema montuoso Appenninico, l'ambiente è selvaggio e impervio (soprattutto da effettuare con le MTB), ma regala scenari unici.
Seguendo questo itinerario raggiungeremo il Monte Pracaban (946 mt.), una delle cime principali del Parco, e potremo ammirare gli scenari dei laghi artificiali creati dal Torrente Gorzente, in particolare il Lago Artificiale Bruno (682 mt.).
Partenza del nostro giro è Cirimilla (250 mt.) fraz. Di Lerma (Al). Per raggiungere questo punto dobbiamo uscire al casello di Ovada dell'Autostrada seguendo poi le indicazioni per Novi Ligure e infine per Lerma. Successivamente troviamo delle indicazioni per Cirimilla, dove è possibile posteggiare nei pressi dell'Agriturismo Cascina Cirimilla.
Una volta lasciata la vettura seguiamo dei cartelli che indicano il Villaggio Primavera; inizialmente la strada prende a salire con pendenza costante su fondo asfaltato.
Lasciato quasi immediatamente l'asfaltato prendiamo a salire su sterrato, costeggiamo lasciando sulla sinistra il Villaggio e proseguiamo addentrandoci nel Bosco.
In questo tratto è continuo alternarsi tra salite abbastanza dure e altri tratti con pendenza costante; la salita lascia ben pochi tratti per riposarsi.
Una volta raggiunto un tornante che gira a destra (460 mt.), noi dobbiamo proseguire diritti/sinistra seguendo le indicazioni per "Anello del Monte Colma" e la direzione indicata dalla "T".
Il sentiero si allarga decisamente alternando ampi tratti pianeggianti a brevi salite; facciamo attenzione a non perdere la concetrazione in quanto brevi rampe fortemente pendenti sono sempre in agguato.
Successivamente troviamo ancora una serie di cartelli escursionistici in legno, questa volta il Monte Pracaban (946 mt.) viene indicato seguendo il segnavia a forma di Triangolo.
Il tracciato riprende nel Bosco e le pendenze sono sempre abbastanza sostenute; pian piano il bosco si dirada e siamo in campo aperto. In alcuni punti, soprattutto a causa di fondo formente sconnesso, è necessario spingere la bici a mano.
Il Sentierino è solamente uno ed è ben marcato; poco prima della Cima del Monte Pracaban, in vista di un grande ripetitore, dobbiamo spingere la bici a piedi per un bel tratto, a causa di profondi solchi lasciati dall'acqua e dal fondo molto irregolare.
Fortunatamente più avanti il discorso cambia e possiamo riprendere la bicicletta. L'ultimo tratto (preceduto da un solito cartello in legno) che sale il pendio del Monte Pracaban è perfettamente pedabile e possiamo raggiungere la Cima con la MTB ( 946 mt. e circa 11.5 km dalla parteza).
La sosta sulla cima è rigenerante, inoltre possiamo ammirare un panorama che spazia a 360 gradi (in senso orario pianura alessandrina, Monte Tobbio, il mare attraverso la depressione del Passo del Turchino e il Monte Beigua).
Lasciata la vetta percorriamo il sentierino panoramico che percorre il crinale tra il Monte Pracaban e il Monte Capanne. Il sentiero è bello pendente ma generalemente quasi tutto pedalabile (tranne qualche punto franato o con sassi); passiamo nei pressi anche di un maneggio con dei cavalli.
Una volta superata una sbarra di colore rosso aperta ci dirigiamoverso l'ultimo tratto sterrato e, dopo pochi minuti, raggiungiamo superando un cancello la strada asfaltata che sale da Campo Ligure; in questo punto ci troviamo a quota 766 mt.
Ci dirigiamo a sinistra, in discesa asfaltata verso la fraz. Capanne di Marcarolo (qui è presente un primo Bar/Ristorante) oppure proseguendo sempre su asfalto per pochi minuti fino a raggiungere la Cascina Foi (755 mt.), punto dove è possibile mangiare.
Proseguaimo ancora in discesa asfaltata e alla nostra destra troviamo un largo spiazzo sterrato chiuso da una sbarra (che vieta l'accesso ai veicoli a motore); aggirata la sbarra proseguiamo su una semplice strada sterata (Strada forestale).
Il primo tratto fino alle Cascine Alberghi (649 mt.) è pedalabile; superato questo punto il sentiero si stringe e diventa molto impervio, impossibile in alcuni tratti (parecchi) proseguire in sella e occorre spingere la bici.
Sotto di noi intravediamo il Torrente Gorzente mentre sull'altro versante già èben visibile il sentiero di ritorno.
Poco più avanti intravediamo una diga, è la Diga del Lago Bruno, nostra meta intermedia.
Proseguiamo quindi con una breve, ma ripida discesa a destra e passiamo il ponticello sul canale di scolo della diga del superiore Lago Badana; qui ci congiungiamo con la strada di servizio del Lago Bruno. Poco più avanti incontriamo una bellissima galleria non illuminata, la discesa è ora semplice e in poco tempo raggiungiamo la Diga e la Casa della Direzione (646 mt.), collocata proprio sul Lago artificiale. Questo è un bellissimo punto di pausa, troviamo anche dell'acqua potabile libera.
Proseguiamo ora costeggiando il Lago, il sentiero non è impervio e possiamo tranquillamente pedalarlo; seguiamo il tracciato principale (contraddistinto da alcuni segnavia a quadrato giallo) fino a raggiungere la Cascina Preadoga ( 600 mt.). Qui svoltiamo nettamente a sinistra con un tornante (ben evidente) e scendiamo sul Torrente Gorzente.
In questo punto occorre guadare il corso d'acqua e spostarsi sull'altro lato, dove ritroviamo il sentiero (segnavia con pallino e tratto orizzontale gialli).
Il sentiero è abbastanza stretto, non ha pendenze segnaficative ed è ampliamente pedalabile. In alcuni tratti però ( in corrispondenza magari di qualche nuovo attraversamento del torrente o di sassi) è necessario scendere dalla bici e proseguire a piedi.
Costeggiando tutto il Torrente Gorzente sbuchiamo dal bosco in località Ponte Nespolo (496 mt.).
Abbiamo ripreso la strada asfaltata (quella iniziale utilizzata per raggiungere le Capanne Marcarolo) e ora dobbiamo svoltare a sinistra in salita e mantenerci sull'asfalto. La strada è molto bella e la pendenza è costante e non troppo accentuata; sicuramente però essendo già abbastanza provati dalla strada già percorsa non avremmo modo di apprezzare questa salita.
Durante il tratto asfaltato raggiungiamo anche il Sacrario dei Martiri della Benedicta (il rudere di uno dei primi complessi monastici benedettini della zona, un tempo era crocevia dei lunghi pellegrinaggi verso Roma, Santiago di Compostela e Genova e fungeva da punto di ristoro per i viaggiatori).
Proseguiamo in salita costante fino a raggiungere nuovamente la Cascina Foi (755 mt.) che eventualmente possiamo riutilizzare come punto di sosta :)
Prima della Capanna, sulla destra si stacca un'ampia strada sterrata, alcuni cartelli indicano Cirimilla.
Prendiamo la strada sterrata, ormai gli ostacoli sono conclusi e possiamo goderci questa discesa !
Attenzione a non perdere la concentrazione in quanto sono ancora presenti, brevi, ma in alcuni tratti ripidi punti di salita.
Seguiamo la strada sterrata principale tendenzialmente in discesa, fino a raggiungere piccoli nuclei abitativi: Case Maggie (mt. 640), località Mond'Ovile Inferiore (mt. 470) e Maggiafontana.
Nell'ultimo tratto, in corrispondenza della Località Case Manuale presso il Torrente Piota, svoltiamo a destra (discesa) fino a raggiungere ormai su fondo asfaltato il nostro parcheggio dell'Agriturismo Cascina Cirimilla (250 mt.).
Ecco anche il Video, realizzato sull'intero percorso ! Buona visione a tutti :
Disponibile file .gpx del percorso, accedi tramite il form di login sottostante per visualizzare e scaricare il file!