CARATTERISTICHE
Dislivello: 910 mt.
Attrezzatura: Scarponcini da Escursionismo, zaino, cibo e qualche cosa per ripararsi
Difficoltà:
(?)
Tempo impiegato: 2.10 Ore
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DESCRIZIONE
La Grignetta, montagna simbolo delle Prealpi lecchesi e dell'alpinismo lombardo: con le sue guglie e le sue pareti verticali
Le vie di salita sono numerose, alcune anche molto tecniche e destinate ad alpinisti esperti: la Cresta Segantini, la Cresta Senigaglia, la Direttissima sono solo alcune tra le più popolari rotte di salita.
In questa pagina presentiamo la via più semplice, di difficoltà escursionistica: la Cresta Cermenati. E' opportuno chiarire che "semplice" significa solamente che non si incontrano particolari difficoltà tecniche, ma non che sia un itinerario da prendere alla leggera: si tratta comunque di oltre 900 metri di dislivello con tratti di salita molto impegnativa e un tratto finale in cui porre attenzione a dove si mettono i piedi.
Potete seguire l'itinerario sulla Cartina Kompass nr. 105 - Lecco e Valle Brembana
Punto di partenza sono i Pian dei Resinelli (1280 mt.), raggiungibili in auto salendo da Ballabio (Lc)
Una volta raggiunta la località Resinelli possiamo posteggiare nell'ampio parcheggio, il parcheggio è veramente grande ma attenzione, soprattutto nel periodo estivo l'affluenza di visitatori è elevatissima, tanto che si riempie spesso prima delle 8.00 (nel caso è possibile proseguire dove si incontreranno altre parcheggi)
Lasciata la vettura risaliamo una strada asfaltata seguendo le indicazioni per il Rifugio Carlo Porta.
Iniziamo subito a salire con pendenza costante e a tratti marcata.
Seguiamo sempre le indicazioni del Rifugio Porta fino a raggiungere una stanga che vieta il proseguimento dei mezzi non autorizzati, noi la superiamo a raggiungiamo dopo poche decine di metri il Rifugio Carlo Porta (1426 mt.)
“Aggiriamo” il Rifugio fino ad incontrare nel retro due cartelli escursionistici, noi dobbiamo seguire quello che indica “Cresta Cermenati Sentiero numero 7” (vi abbiamo allegato una foto qui sotto)
Partiamo a risalire dolcemente nel bosco fino ad uscire dalla vegetazione: a questo punto si presenta di fronte a noi in tutta la sua ripidità il costone erboso della Cresta Cermenati, con ben evidente il sentiero che risale spesso lungo la linea di massima pendenza.
Le prime rampe sono già piuttosto impegnative, si lascia a sinistra il sentiero per la Direttissima (sentiero attrezzato) e, superato un breve traverso leggermente esposto ma facilitato da una catena, si supera un ampio dosso, in cima al quale si può riprendere fiato per qualche metro.
La pausa è solo momentanea, infatti la traccia riprende subito ripida con alti gradoni rocciosi e fondo spesso molto sconnesso e scivoloso, risalendo un canalino.
Raggiunta la sommità del canale, siamo finalmente sulla cresta vera e propria, sempre piuttosto ampia e mai pericolosa (il sentiero, ben evidente e scavato, è sempre largo almeno un metro e mezzo).
Ad ogni modo è molto difficile sbagliare il tracciato (per sicurezza trovate allegata la nostra traccia Gps) in quanto il percorso è solamente uno ed è perfettamente visibile davanti a noi.
Incontreremo solo un bivio (trovate l'immagine qui sotto) che porta verso alcune Vie Alpinistiche, noi dobbiamo proseguire sempre in salita sulla linea di massima pendenza
La salita prosegue sempre con alti gradoni per circa un'ora, mentre ai nostri lati i prati iniziano a lasciare il posto a pinnacoli e rocce (paradiso di tante bellissime Vie di arrampicata).
Una volta percorso il bordo superiore del ripido Canalone Caimi che si apre alla sinistra del sentiero, si percorre qualche tratto a zig zag fino al bivio per il Sentiero Cecilia e la Direttissima, il quale condurrebbe volendo al bellissimo Rifugio Rosalba.
Si tiene la destra e, con qualche altro zig zag, si raggiunge la base del ghiaione. La pendenza a questo punto aumenta e il fondo del sentiero si fa molto instabile; il tracciato ora scompare dividendosi in una serie di tracce più piccole; con un minimo di attenzione, si riesce comunque a seguire i percorsi più agevoli, aiutandosi magari con le mani in caso di gradoni troppo alti.
Dopo circa un quarto d'ora si raggiunge il vertice della valletta ghiaiosa, sbucando su un piccolo colle, oltre il quale si apre la vista sul lago e sulla Cresta Segantini, che inizia poco più a sinistra.
A questo punto ci siamo: sulla destra si risalgono alcune ripide roccette rese agevoli da catene, il percorso non è mai esposto, basta solo fare attenzione a dove mettere i piedi
Ecco che superato questo ultimo tratto raggiungiamo l'anticima della Grignetta (Grigna Meridionale)
Da qui, superando piccolo passaggio leggermente esposto su un ripido prato, si raggiunge la cima principale, dove si trova la Croce di vetta e il Bivacco Ferrario (2184m), detto anche ”L'Astronave" data la sua forma avveniristica.
Ecco una foto mia in vetta con il bellissimo Binocolo Ziel Z-Cai 42
e una con i miei occhiali Ziel modello Antermoia:
Interessante la sua storia: nel 1968 venne costruito a Lecco e trasportato in cima alla Grignetta con l’utilizzo dell’elicottero. A causa delle raffiche di vento, la posa in vetta fallì e il bivacco cade rovinosamente nel canale sottostante. Successivamente vennero quindi portati in cima i pezzi uno per uno e poi assemblati lì, in un secondo momento.
Dedicato alla memoria dell’alpinista Bruno Ferrario, scomparso con l’amico Arnaldo Tizzoni sul Pizzo Cassandra, venne realizzato su ordinazione della moglie dello stesso, prima pensando a una cappella di memoria e poi appunto convertendola in ricovero.
L'itinerario di discesa si sviluppa sulla stessa traccia di salita.
Prestare massima attenzione, il fondo in alcuni tratti è veramente scivoloso e ripido. Fare attenzione anche ai tratti con catena sulle rocce rese lisce dai continui passaggi di persone.
Non perdetevi anche il nostro Video completo sul percorso:
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Buone escursioni e grazie per l'attenzione :)
Giorgio