CARATTERISTICHE
Dislivello: 740 mt.
Attrezzatura: Scarponcini da Escursionismo, zaino e qualche cosa per ripararsi
Difficoltà: (?)
Tempo impiegato: 2 Ore
DESCRIZIONE
Il Sentiero della Scaletta fu nei tempi passati la principale Via di Comunicazione destinata al trasporto del carbone tra le carbonare della Grigna e la Valsassina.
Di queste attività oggi rimangono oramai solo i ricordi, ma, pur essendo passati tantissimi anni, non è raro trovarne traccia: anche alle quote più elevate si possono scovare all'interno del bosco le ampie aie carbonili, zone generalmente pianeggianti e di forma circolare dove veniva prodotto il carbone.
Punto di partenza del Sentiero è Prato San Pietro (Frazione di Cortenova- Lc) nel cuore del Parco della Grigna Settentrionale.
Raggiunta e superata la chiesa possiamo proseguire in auto lungo Via Mascheri, fino al termine della strada asfaltata nei pressi di un industria dismessa (550 mt. Di quota)
Sotto ad un grande platano troviamo i primi cartelli escursionistici, viene indicata come unica direzione la Valle dei Mulini e il Rifugio Bogani, proseguiamo in questa direzione.
Potete seguire il presente itinerario sulla Cartina Kompass nr. 105 – Lecco e Valle Brembana
Iniziamo a camminare lungo la Valle dei Mulini, la quale si apre davanti a noi verso la Grigna.
Dopo qualche centinaio di metri incontriamo una serie di cartelli escursionistici e una diramazione, noi dobbiamo svoltare a destra in salita nel bosco seguendo le indicazioni per Rifugio Cainallo, a sinistra si prosegue invece direttamente per l Rifugio Bogani attraverso la Valle dei Mulini lungo il bellissimo Sentiero nr. 39, itinerario recensito su Saliinvetta nel presente articolo
Proseguiamo costeggiando una cabina dell'Enel e ci addentriamo nel bosco, da questo punto parte ufficialmente il nostro Sentiero della Scaletta.
Le pendenze sono subito ben marcate, per gran parte del percorso saliremo ad un ritmo molto sostenuto, motivo per il quale questo itinerario è destinato a persone ben allenate.
A tornanti saliamo in un fitto bosco di faggi e castagni, è impossibile sbagliare la traccia in quanto il sentiero è solamente uno.
Superati i primi cento metri di dislivello ci dirigiamo con un traverso in direzione ovest, portandoci sopra l'abitato di Cortenova; ad un tornante incontriamo i resti di una vecchia teleferica, dopodiché riprendiamo a salire ripidi.
Non appena il bosco inizia appena appena a diradarsi troviamo una costruzione, la Cascina Visnasca (800 mt.) con una bella raffigurazione della Madonna con il Bambino sulla facciata principale e un bel pratone pianeggiante davanti.
Seguiamo il sentiero e superiamo la Cascina, riprendiamo a salire abbastanza rapidamente.
In questo tratto prestiamo attenzione a dei piccoli sentierini minori che si diramano alla nostra destra, noi dobbiamo mantenerci sull'itinerario principale che è contrassegnato da segnavia bianchi e rossi ed è ben evidente!
Proseguendo il bosco inizia a diradarsi, le pendenze diminuiscono notevolmente e percorriamo anche alcuni tratti pianeggianti.
Con un lungo tratto rettilineo ci portiamo verso la valle dei Mulini e riprendiamo a salire ripidamente, con un breve tratto cementato davvero pendente. Le pareti del Grignone si alzano verticali alla nostra sinistra, mentre con qualche gradino superiamo una sporgenza rocciosa.
Ormai manca poco, ancora qualche breve strappetto in salita e raggiungiamo il Passo del Cainallo (1250 mt.)
Davanti a noi si apre il grande prato dove una volta era posizionato lo storico Skilift per lo sci invernale (sono visibili ancora i piloni).
Tagliando nel prato, in 5 minuti, è possibile raggiungere anche il Rifugio Cainallo (1240 mt.)
Dal Passo del Cainallo (Lc) è possibile proseguire volendo verso altri Rifugi, come per esempio il Rifugio Bogani (1816 mt.), il Bivacco Baitello dell'Amicizia (1740 mt.), il Rifugio Bietti Buzzi (1719 mt.) e lo straordinario Rifugio Brioschi (2410 mt.) sulla vetta della Grigna Settentrionale.
Per la discesa ci manteniamo sullo stesso itinerario di salita, attenzione ad alcuni punti che potrebbero risultare impervi e molto pendenti. Valutare adeguate calzature in funzione delle condizioni del terreno.
Seguite l'itinerario anche con il nostro Videotrekking! Buona visione: