Il Col di Lana: monumento alla Grande Guerra

Col di Lana

 

Il Col di Lana (Con de Lana in Lingua Ladina), con la sua cima verdeggiante e arrotondata (alta 2452 mt.), in contrasto che le vette aspre e rocciose che lo circondano, appare oggi come una montagna tranquilla, quasi senza troppo significato, che quasi si confonde con le colline verdeggianti alle pendici delle pareti del Lagazuoi da un lato e della Marmolada dall'altro.

 

In realtà il Col di Lana è stato il protagonista di numerose battaglie durante la Prima Guerra Mondiale, conflitto che ha reso questa cima del Livinallongo una tra le più conosciute delle Alpi in quanto a storia essendo praticamente a confine tra l'impero austroungarico e il Regno d'Italia.
Proprio in questa zona, a cavallo tra la valle di Livinallongo e la Val badia, correva nel 1915 il fronte, a dividere le truppe italiane a sud da quelle Austriache a nord, coadiuvate dai rinforzi dell'Alpenkorps tedesco.

La linea di trincea passava per la cresta di Sief (2424 mt.), fino poi a giungere al Passo Valparola e da qui traversare il massiccio del Lagazuoi.

Come risaputo, la Grande Guerra nelle Dolomiti non ha mai visto grandi battaglie, ma si è sempre dimostrata una lenta e dolorosa guerra di posizione, che vedeva i due schieramenti affrontarsi dalle loro trincee, con scarso coinvolgimento dei fondovalle e dei centri abitati.

Immagini della Prima Guerra Mondiale


Nell'estate del 1915 i soldati italiani avanzarono verso nord dalle valli del Cadore, superando Caprile e risalendo quindi verso il Livinallongo; fu così che iniziarono i primi attacchi contro le posizioni Austriache del Col di Lana, sebbene questa montagna poteva essere tranquillamente aggirata percorrendo terreni meno impervi.

Con il passare dei mesi i versanti sud orientali del Col di Lana furono interamente conquistati dagli italiani, che giunsero a un centinaio di metri dalla vetta e dalle trincee austriache. Vista l'impossibilità, però, di andare oltre, gli ufficiali Italiani decidono di utilizzare una tecnica già utilizzata poco tempo prima dal nemico sul Lagazuoi: la guerra di mine.

Iniziarono così lunghi ed estenuanti lavori di scavo nei pressi della cima, che fecero capire agli Austriaci la piega che stava prendendo la situazione. Ogni tentativo di difesa e di contrattacco da parte nemica fu vano: la sera del 17 aprile 1916, oltre cinque tonnellate di esplosivo fecero saltare la cima del Col di Lana provocando un crollo di parte della montagna stessa (10mila tonnellate di roccia) e spazzando via i presidi austriaci, morirono circa 150 militari austriaci. La cima divenne così finalmente italiana.

L'anno successivo, nel 1917, a seguito della disfatta di Caporetto, gli italiani si dovettero però ritirare

 

Ancora oggi, osservando la montagna che domina il comune di Pieve di Livinallongo, è ben visibile l'enorme cratere lasciato dalla mina italiana del 1916.

Sulla vetta, a ricordo delle oltre 8000 persone che persero la vita su questi pendii durante la Grande Guerra, è stata eretta una piccola chiesa, raggiungibile tramite i numerosi sentieri (il più famoso è il Numero 21 che parte da Pieve di Livinallongo fino al Passo Sief) che dai diversi versanti conducono alla cima di quello che è stato poi ribattezzato "Col di Sangue"

Troviamo anche diversi Libri che raccontano la storia del Col di Lana e sull'episodio della mina è stato girato il film di Luis Trenker Montagne in fiamme.


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