Parco Naturale Adamello-Brenta

L'orso bruno, simbolo del Parco Naturale Adamello-Brenta

 

Il Parco Naturale Adamello-Brenta merita sicuramente un posto di rilievo tra i Parchi Italiani (tra cui il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco Nazionale dello Stelvio), sia per la sua bellissima zona di collocamento ma anche perchè è il Parco più grande del Trentino Alto-Adige ( a seguire il Parco Naturale Paneveggio e Pale di San Martino)

 

Si estende al confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige (Trentino Occidentale), tra la valle di Non, le Giudicarie e la valle di Sole, per una superficie di oltre 43000 ettari.

Ingloba anche Gruppi Montuosi veramente straordinari, tra cui il più elevato che è il Gruppo Adammello-Presanella (3558 mt.) e il Gruppo delle Dolomiti di Brenta (quello del grande Bruno Detassis).

 

Storicamente già nei primi del '900 si pensava di tutelare quest'area e nel 1928 sorsero le prime idee, volte soprattutto alla tutela dell'Orso Bruno. Per varie vicissitudini il progetto fu però accantonato fino al dopoguerra, quando finalmente venne ufficialmente istituito nel 1967

Il Parco si impegnò a tutelare fin da subito un territorio che nei decenni precedenti aveva già subito intense opere di disboscamento, che hanno portato al taglio totale di aree come la faggeta di Val Brenta.

Attualmente a dominare nella zona protetta è la roccia, per quanto riguarda la zona trentina, con gli alti pinnacoli delle Dolomiti di Brenta, e il ghiaccio sul versante lombardo, con i ghiacciai dell'Adamello e l'immenso Pian di Neve.

Parco Naturale Adamello-Brenta 

Tra gli ambienti più suggestivi del Parco Naturale Adamello-Brenta, merita un posto d'onore la bellissima Val Genova, laterale della Val Rendena, verde vallata che culmina in ripide pareti e ghiacciai, con un panorama decisamente suggestivo.

Molto belle anche le valli del versante sud-occidentale, come la Val di Fumo e la Val di Breguzzo, caratterizzate dalla presenza di ampi spazi selvaggi.

Tra le altre meraviglie il Parco tutela diversi corsi d'acqua e ben 80 laghetti alpini, tra cui sicuramente il più famoso di tutti che è il Lago di Tovel, conosciuto soprattutto per le alghe che, fino al 1964 erano in grado di colorare di rosso le sue acque durante i periodi più caldi dell'anno.

Il Parco Naturale Adamello-Brenta conta all'interno del suo territorio ben 65 ghiacciai, un numero importantissimo se si considera l'estensione dei ghiacci alpini al giorno d'oggi, drasticamente ridotta rispetto al passato.

Tra i principali ricordiamo la Vedretta del Mandrone, il maggior ghiacciaio delle Alpi Italiane, e il Ghiacciaio della Lobbia, famoso per i combattimenti che videro protagoniste queste zone durante la prima guerra mondiale.

 

Dal punto di vista della Vegetazione, la Flora del Parco è veramente straordinaria, le tante specie che si incontrano nel Parco naturale Adamello-Brenta non trovano paragoni che in poche altre zone dell'Arco alpino

Circa un terzo della superficie del parco è coperto da boschi e foreste, che nella fascia altimetrica più bassa sono costituiti per lo più da latifoglie (acero, corniolo, nocciolo, i carpini, la roverella e l'orniello)

Alla quote più elevate (1900/2000) si estendono le conifere, tra cui principalmente l'abete rosso, il larice e il pino cembro

Alle quote maggiori arbusti nani e licheni.

 

Grazie all'integrità del suo territorio, il Parco Adamello-Brenta vanta una Fauna veramente straordinaria, tra gli animali tipici dell'arco alpino solo qui è possibile trovare alcuni esemplari di Orso Bruno, animale tutelato dal Parco fon dalle sue origini e divenuto il simbolo stesso.

Tra gli altri “grandi carnivori” europei, troviamo anche il lupo e la lince

Il Parco Vanta anche una vastissima presenza di Ungulati, tra cui principalmente possiamo citare il Camoscio, Stambecco, Cervo, Capriolo e il Muflone (introdotto a partire dagli anni '70)

Tra i rapaci che nidificano all'interno del Parco troviamo invece l'Aquila reale, Poiana, Falco, Gheppio e in rarissimi casi il Gipeto

 

Sempre parlando dell'Orso Bruno, simbolo del Parco, non possiamo citare il “Progetto Life Ursus”, nato nel 1996 in collaborazione con il Parco naturale Adamello-Brenta e la Provincia autonoma di Trento

Il progetto è nato per tutelare questo straordinario animale, il quale ha visto negli anni passati una inesorabile diminuzione fino a sfiore l'estinzione stessa.

Il Progetto Life Ursus ha consentito tra il 1999 e il 2002 di rilasciare nel Parco ben 10 orsi (3 maschi e 7 femmine) provenienti dalla Slovenia, la popolazione degli Orsi iniziò quindi ad espandersi raggiungendo nel 2015 circa 50 esemplari.

Nel 2008 il Parco Nataurale Adamello-Brenta ha ricevuto il riconoscimento europeo di geopark, mentre l'anno successivo il Gruppo del Brenta è stato riconosciuto come Patrimonio Universale dell'Unesco.


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