Parco Naturale delle Alpi Apuane

Parco Naturale Alpi Apuane

 

Al confine tra l'Appennino e la costa Tirrenica, a cavallo tra le province di La Spezia, in Liguria e Massa-Carrara, in Toscana, si estende il Parco Naturale delle Alpi Apuane, un area di tutela dalle caratteristiche estremamente originali, soprattutto se comparate con i territori circostanti.

 

Il Parco ha la sua sede legale principale a Stazzema in provincia di Lucca, la sua bellissima area protetta è stata istituita nel 1985 a tutela di un'area di circa 200 km quadrati.

Nel corso degli anni successivi il Parco ha ricevuto diversi riconoscimenti, l'ultimo merito è quello del 2002 dove è entrato ufficialmente a far parte della rete dei Geoparchi UNESCO

Sempre da un punto di vista storico, le prime tracce di presenza umana risalgono al Paleolitico medio e sono da attribuirsi all'uomo di Neanderthal (sono stati trovati resti di ossa in questo territorio)

Il territorio delle Apuane viene poi fortemente frequentato durante l'Età del ferro(XII secolo a.C.), troviamo numerosi reperti forgiati e risalenti al periodo Etrusco.

 

Garfagnana, Lunigiana e Versilia sono regioni che convergono verso un unico gruppo montuoso che si stacca nettamente dall'asse principale della catena appenninica: si tratta appunto delle Alpi Apuane, rilievi dai profili aspri e dalle pareti svettanti, molto più simili ai gruppi dolomitici che ai rilievi appenninici.

Il loro aspetto è collegato al fatto che, durante il Cenozoico, questa zona subì una spinta verso l'alto di gran lunga maggiore rispetto all'Appennino; inoltre, su questi rilievi hanno agito poi nel tempo numerosi agenti geomorfologici come i ghiacciai, le piogge, le masse nevose, i quali hanno contribuito a plasmare l'aspetto attuale delle Apuane.

Il territorio delle Alpi Apuane è anche da sempre fortemente ricco di corsi d'acqua (fiumi e torrenti) per questo motivo nel corso degli anni sono stati costruiti diversi bacini artificiali allo scopo di produrre energia elettrica ( i principali sono il Lago di Turritecava e il Lago di Trombacco)

Le montagne presenti della zona, formate da rocce calcaree, presentano gli aspetti tipici del fenomeno carsico: doline, foibe e grotte

Queste ultime hanno una grandissima importanza dal punto di vista mineralogico, negli ultimi anno si è passati dalla loro funzione principalmente estrattiva a quella turistica, con la possibilità di effettuare escursioni e visite guidate al loro interno (la Grotta del Vento, molto famosa per l'estrazione del ferro e l'Antro del Corchia esplorata dagli speleologi per circa 75 km)

La zona è infatti ricchissima di Minerali, la più famosa è quella della Grotta del Vento, dove a partire dal Medio Evo, venivano estratti minerali come magnetite, pirite e vetriolo

Anche i fossili sono presenti, seppur però molto rari

Parco Naturale Alpi Apuane 

La vetta principale del Parco è il Monte Pisanino, che con i suoi 1946 metri di altitudine, svetta sulle vallate di Orto di Donna e Campocatino.

Dal punto di vista fisico, le Apuane presentano aspetti differenti a seconda della latitudine: a nord troviamo cime con profili severi e creste aguzze, come il Pizzo d'Uccello, il Grondilice e il Pisanino stesso; nella parte centrale vediamo forme più tozze sebbene imponenti, come nel caso delle Panie; nella parte meridionale, invece, predominano forme più bizzarre come i torrioni del Monte Procinto, gli archi naturali del Monte Forato e le enormi pareti del Monte Nona.

 

Una particolarità molto importante del Parco delle Alpi Apuane è la specificità climatica:i venti prevalentemente da sud ovest trasportano umidità che si scarica sotto forma di abbondanti piogge, tanto che nella parte centrale del massiccio, si toccano punte persino superiori ai 3100mm annui; gli inverni, spesso rigidi e umidi, vedono abbondanti nevicate tanto che non è difficile ritrovare nevai a quote relativamente basse anche durante il periodo estivo.

Dal punto di vista della flora e della fauna, vista l'altitudine modesta dei rilievi e la relativa vicinanza del mare, si notano numerose differenze rispetto alle aree alpine, come la quasi totale assenza della vegetazione d'alta quota come abeti e larici, mentre molto abbondante è la macchia mediterranea, alle quote più basse si passa dai querceti ai boschi misti a dominanza del carpino.

Dal punto di vista della Fauna, gli animali tipici dell'arco alpino come lo stambecco ed il camoscio sono assenti, favorendo invece la presenza di volpi e scoiattoli, unitamente ad un abbondante avifauna (grande presenza dell'aquila reale, pernice rossa e la rondine montana)

 


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