Paesino del parmense minacciato da una frana; smottamenti anche in val d'Aosta

Le intense piogge dei giorni scorsi hanno contribuito a creare numerosi problemi idrogeologici in diverse aree montane del nostro paese. La situazione più grave riguarda l'Appennino, ed in particolare la valle di Parma, dove già da mesi è in atto un movimento franoso che nelle ultime ora ha notevolmente accelerato i suoi movimenti. La scorsa settimana si era riattivata la frana di frana tizzanoCapriglio, provocando grossi problemi alla circolazione. Nei giorni scorsi, invece, i problemi maggiori si sono verificati nel piccolo borgo di Tizzano, a circa 800 metri di altitudine, dove si sono già registrati crolli di abitazioni e interruzioni nelle strade. I cittadini ed il sindaco sono molto preoccupati, in quanto temono di essere abbandonati dalle istituzioni; per questo motivo hanno lanciato un appello aperto a tutti, sia addetti ai lavori che non, per dare una mano nel monitoraggio dei movimenti franosi e nella prevenzione di ulteriori crolli. A causa del patto di stabilità, denunciano gli amministratori locali, nel passato non si sono potute mettere in atto le misure di salvaguardia del territorio, situazione che ha portato alle problematiche attuali. La situazione idrogeologica rimane critica in tutta l'Emilia (anche nelle provincie di Modena e Piacenza), ma anche in altre regioni non si scherza: è di questi giorni la notizia di due movimenti franosi che minacciano le frazioni di Courmayeur Entreves e La Palud, ai piedi del Monte Bianco, incentivate anch'esse dalle forti piogge dei giorni scorsi.


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