Un inverno, anzi una primavera da record per quanto riguarda gli accumuli nevosi in alta quota sulle Dolomiti; quando ormai la maggioranza dei rifugi alpini ha riaperto dando inizio alla stagione estiva, esponendo sdraio e ombrelloni sulle terrazze, alcuni rifugisti si trovano ad affrontare problematiche ben differenti.
E' il caso del Rifugio Boè, stupendo ristoro a oltre 2800 metri di quota nel Gruppo del Sella, in Trentino, dove in questi giorni gli accumuli di neve, grazie anche al lavoro del vento, variano tra i quattro e i sei metri.
A quella quota è normale un assaggio innevato a metà giungo, ma non con tali quantità. Il rifugio, secondo quanto ha affermato il gestore Ludovico Vaia, dovrebbe comunque aprire entro la fine di giugno e sarà accessibile tramite un sentiero appositamente battuto proprio da lui, che non seguirà il percorso classico del sentiero estivo dalla Forcella Pordoi.
Attenzione quindi se avete intenzione di intraprendere la traversata del Sella o semplicemente raggiungere il Rifugio Boè: il consiglio delle guide è di munirvi di ciaspole in quanto la mattina la neve potrà essere dura e ghiacciata mentre durante il giorno, complici le alte temperatura, si corre il rischio di sprofondare per parecchi centimetri.