Spettacolare esercitazione quella compiuta dalla REGA (la Guardia Aerea Svizzera) nei pressi del Suvretta, in Engadina. Gli organizzatori hanno inscenato un soccorso in parete al alta quota grazie all'intervento dell'elisoccorso e del personale medico ed infermieristico.
La grandiosità dell'esercitazione sta nell'utilizzo della cosiddetta longline, una fune d'acciaio lunga ben 130 metri, necessaria per i salvataggi più complessi sulle pareti più inaccessibili, a differenza dei comuni argani che non raggiungono i cento metri e che vengono utilizzati con maggiore frequenza.
L'esercitazione viene organizzata dalla REGA ogni anno in tarda primavera, ed ha come scopo quello di sperimentare la collaborazione interforze (medici e tecnici) in caso di interventi di particolare difficoltà. Estremamente complesso è sia il ruolo del pilota, costretto a manovrare l'elicottero: un Augusta prodotto appositamente per la Guardia Aerea Elvetica, a poca distanza dalla parete rocciosa; sia per i soccorritori stessi, appesi a 130 metri cavo, con migliaia di metri di vuoto sotto i loro piedi.
Il risultato dell'esercitazione è stato comunque positivo, stando a quanto hanno affermato organizzatori e partecipanti, occasione anche per testare nuove tecniche e nuovi materiali, che fanno della REGA uno dei servizi di salvataggio in alta quota più efficienti nel mondo.