E' stata un'impresa molto complessa la prima fase di demolizione del vecchio Rifugio Gouter, storica struttura del Monte Bianco situata a quasi 4000 metri di quota, e recentemente sostituita dal nuovo Gouter, uno dei rifugi tecnologicamente più avanzati delle Alpi.
La presenza di lastre di amianto, infatti, ha comportato l'impiego di personale specializzato e un necessario prolungamento delle tempistiche.
Le difficoltà sono state aumentate ovviamente anche dal contesto naturale: i lavori iniziati a fine settembre hanno dovuto fare i conti con temperature molto rigide e continue tempeste di neve; l'opera di bonifica e smantellamento avrebbe infatti dovuto iniziare durante l'estate, subito dopo l'apertura del nuovo Rifugio Gouter nel giugno scorso, ma problematiche burocratiche hanno provocato lo slittamento dell'inizio dei lavori.
A questa prima fase, terminata pochi giorni fa, seguirà la fase di smantellamento vera e propria del vecchio rifugio, a partire dalla prossima primavera.