Nessuno avrebbe immaginato che un piatto di pizzoccheri sarebbe finito sul tavolo di un tribunale; invece è proprio quello che è successo nei gironi scorsi presso il Tribunale delle Imprese di Milano, dove è stata emessa la sentenza del processo che vedeva coinvolti il Pastificio di Chiavenna e il bergamasco Pastificio Annoni.
Quest'ultimo aveva infatti più volte fatto ricorso all'etichetta Pizzoccheri della Valtellina per commercializzare i propri prodotti, suscitando le ire dei pastifici valtellinesi, che da anni si stanno battendo per ottenere l'Igp.
Il giudice del Tribunale milanese ha quindi condannato per concorrenza sleale il Pastificio Annoni, il quale dovrà a breve distruggere le confezioni riportanti il marchio, pena il pagamento di una multa di 200000 euro.
Questo episodio è solo la punta di un iceberg di una querelle storica che vede contrapposti coloro che sostengono l'origine orobica della celebre pasta di grano saraceno e coloro che invece ne affermano l'origine valtellinese e chiavennasca.