Poca neve, ma il turismo montano sembra tirare

Il Ponte dell'Immacolata è da sempre considerato il primo termometro ufficiale dell'andamento della stagione turistica nelle località di montagna. Nonostante le premesse negative, seguite anche ad una stagione estiva tutt'altro che florida, sembra invece che il turismo alpino si saprà difendere ponte immacolatanei prossimi giorni.

In Valle d'Aosta è quasi tutto esaurito, mentre anche il Trentino Alto adige registra un buon numero di presenze: il tutto nonostante la situazione della neve sia abbastanza penosa.

Frutto forse anche del fatto che gli operatori turistici invernali hanno iniziato a capire che l'inverno in montagna non è solo sci: in Alto Adige spopolano i mercatini di Natale, super affollati in questi giorni, mentre la val d'Aosta offre ai suoi ospiti due nuovi grandi centri termali. Dal punto di vista meteorologico il vero inverno dovrebbe arrivare a partire da metà della prossima settimana, con temperature in picchiata che permetteranno finalmente l'uso della neve programmata.

Certo bisogna considerare anche il fatto che sono state molte le stagioni iniziate con poco innevamento a inizio dicembre ma conclusesi con metri di neve a febbraio e marzo: oggi si tende ad aprire sempre più in anticipo, a volte addirittura ci si lamenta se gli impianti non possono essere attivati a metà novembre, dimenticandosi che statisticamente le maggiori precipitazioni nevose si hanno tra gennaio e marzo.


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