Per molti può essere una notizia come tante, su cui passare quasi indifferenti, o solo lontanamente incuriositi; ma per chi ha frequentato per anni la Val di Fassa si tratta di un colpo difficile da accettare: la Baita Monzoni da oggi non esiste più, distrutta completamente da un incendio la notte scorsa.
Lo storico gestore Nereo Defrancesco, il "Nello" per chi lo ha conosciuto, fortunatamente non era in baita, e non ha potuto far altro che apprendere con tristezza e sgomento la notizia questa mattina. Le cause del disastro sono ancora sconosciute, bisognerà attendere la perizia dei Vigili del Fuoco per capirne qualcosa.
Il dolore per quanto successo va oltre la distruzione delle mura fisiche: a quella baita e al suo gestore, migliaia di persone erano affezionate come veri amici, e non mancavano mai di fare una visita a quel "giullare", che non ha mai negato un sorriso o una battuta a nessuno.
Li si poteva vivere un'atmosfera semplice, genuina, calda, si rideva e scherzava, si faceva amicizia con i vicini di tavolo, tanto si era vicini..cose che in nessun altro posto della Val di Fassa era possibile ritrovare.
Qui non passavano anonimi turisti che consumavano e se ne andavano...qui si veniva perchè ci si sentiva a casa. Per chi, come il sottoscritto, è cresciuto in quel rifugio, da 27 anni a questa parte, la notizia della sua distruzione è qualcosa di insopportabile.
La speranza è che Nello non si perda d'animo e accetti l'aiuto che decine di persone sono sicuramente disposti a dargli per ricostruire il suo regno; contare sull'aiuto delle istituzioni potrebbe, invece, portare a troppe delusioni.