Il Ponte del Diavolo sul Lys

Il Ponte di Pont-Saint-Martin

 

Nel centro del Comune valdostano di Pont-Saint-Martin (collocato all'inizio della Valle del Lys) sorge un maestoso e imponente ponte di epoca Romana, una delle tante testimonianze della romanizzazione in Valle d'Aosta.

Incerta è ancora oggi la sua data di costruzione, per alcuni sarebbe stato costruito verso il 120 a.C., per altri nel 25 a.C. Certa è invece una leggenda su questo luogo, scopriamola insieme :

Nei secoli passati, gli abitanti dei villaggi allo sbocco della Valle del Lys avevano un grosso problema, ovvero l'attraversamento del fiume, possibile solamente grazie ad una piccola ma pericolosa passerella, dal quale non poche persone erano precipitate nelle gelide acque del sottostante torrente Lys.

I paesani decisero allora di fare una colletta per costruire un nuovo ponte, ma i lavori si rivelarono estremamente lunghi e dispendiosi, così che si interruppero presto.

Un giorno un forestiero si presentò in paese con un sacco pieno di soldi e si offrì per finanziare la costruzione dell'opera tanto attesa; l'uomo in realtà era il diavolo in persona, il quale fece un accordo con le autorità, dicendo che avrebbe donato il denaro alla costruzione del ponte a patto che si sarebbe potuto prendere l'anima della prima persona che vi avrebbe transitato.

La voce si sparse velocemente tra i cittadini, i quali, impauriti, si tenevano sempre a debita distanza dal ponte, suscitando l'ira del diavolo.

Il parroco del paese, decise all'ora di consultare un eremita, uomo buono e religioso, di nome Martino, che abitava sui monti circostanti. Martino tranquillizzo il prete e disse lui di radunare tutta la popolazione la domenica successiva all'entrata del ponte. Così fece e allo stesso modo si presentò anche Martino insieme ad un cane; l'eremita lanciò un pezzo di pane all'altro lato del ponte ed il cane si lanciò subito ad afferrarlo. Il diavolo non si fece attendere e comparve subito per afferrare la vittima; accorgendosi però che si trattava di un cane e non di un uomo, esplose di rabbia e tirò un calcio al ponte, provocando una crepa ancora oggi ben visibile. Da quel giorno il diavolo non comparve più e il villaggio, in onore dell'eremita salvatore, venne ribattezzato Pont-Saint-Martin, che ancora oggi è il primo comune valdostano lungo la strada proveniente da Torino.

Martino fu portato in trionfo tra il tripudio generale della gente, che festeggiò per tre giorni e tre notti.

 

Il Ponte è alto ben 25 metri e presenta una sola arcata lunga circa 35 metri, la più ampia tra quelle risalenti alla stessa epoca ancora esistenti in Europa

A fine Ottocento furono collocate alcune chiavi in ferro per consolidare la struttura

Tra le numerose attrattive segnaliamo il Museo del Ponte Romano, dove è possibile soddisfare qualsiasi tipo di curiosità legata al ‘’Ponte del Diavolo”


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