Il Ghiacciaio della Brenva

Ghiacciaio della Brenva - photo by rifugiomontebianco.com

Tra tutti i ghiacciai che solcano le nostre Alpi sicuramente quello della Brenva, sulla parete est del Monte Bianco,all'altezza dell'Aiguille Blanche de Peuterey e dell'Aiguille Noire de Peuterey, è uno dei più spettacolari che esistano.

 

Il suo nome deriva  dal patois valdostano e significa "larice", una parola che apparentemente ha poco a che fare con le imponenti seraccate che precipitano dalla vetta del bianco, ma che acquista significato se osserviamo il fitto bosco che sta alla base della morena, nei pressi di Entrèves.

 

La Brenva è il quarto ghiacciaio più esteso della Val d'Aosta (la regione più piccola d'Italia), con i suoi 730 ettari e lungo 6.7 km, e si fregia anche di  un altro primato, essendo uno dei ghiacciai con maggiore sviluppo verticale dell'intera catena alpina: nasce infatti a oltre 3500 metri, sul versante italiano del Bianco, e si protende fino a Notre Dame de la Guérison, in Val Veny, a circa 1300 metri di altitudine.

Caratteristica principale del ghiacciaio della Brenva è la presenza di enormi seracchi pensili, quasi sospesi nel vuoto, che dalle esili creste sommitali scendono in direzione di Courmayeur.  La conquista del Monte Bianco dal versante della Brenva è stata portata avanti principalmente dagli inglesi, su vie come lo Sperone Moore  e la Sentinella, aperte nella seconda metà dell'800. Diversa invece la storia degli itinerari più estremi, condotti a termine dopo la seconda guerra mondiale  dai più grandi alpinisti italiani come Walter Bonatti  e Cosimo Zappelli.

La parte bassa del Ghiacciaio della Brenva, che sfocia in Val Vény, è interamente ricoperta di detriti, accumulatisi nel tempo a causa delle frequenti frane (dovute a cedimenti strutturali della parete) che colpiscono le imponenti pareti che ne circondano il bacino; una delle più importanti avvenne il 14 novembre del 1920, quando un'enorme massa rocciosa si staccò dal Pilier d'Angle e precipitò verso la parete nord dell’Aiguille Blanche nel canalone che dal colle di Pétéret scende sul ghiacciaio della Brenva

Tra le frane invece più recenti ricordiamo quella del 2016 dove si staccarono anche qui tra i 15 e i 35 mila metri cubi di materiale

 

La tradizione vuole che dove oggi si estende la grande morena laterale sinistra esistesse un tempo un villaggio chiamato Saint-Jean-de-Purtud che sarebbe stato distrutto durante una fase progressiva del ghiacciaio.

Oggi il ghiacciaio è in netta fase regressiva, tendenza comune a tutti gli altri ghiacciai del Monte Bianco.

 

Per gli appassionati di Freeride le Guide Alpine Courmayeur accompagnano gruppi di sciatori (esperti) per effettuare spettacolari discese su questo ghiacciaio

 


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