Il racconto della giovane Cadina, leggende dolomitiche

La leggenda narra, che sulla catena montuosa che si sviluppa dalla Val di Fiemme alla Val di Fassa, che prende il nome di "Cadena de Costa Bella", vi abiti una bellissima fanciulla, vestita con un lungo abito bianco e una collana rosso vivo.

Il suo nome è Cadina, e passa le intere giornate a scrutare l'orizzonte con una sguardo triste e sconsolato. Un tempo questi luoghi erano popolati da diverse persone, ogni abitante sottostava sotto ad un potente sovrano. Uno di questi, il più temibile e cattivo, aveva una figlia di nome Cadina, la ragazza aveva preso come marito Verrènes, un guerriero della sua tribù.

I giovani si stavano per sposare, quando il giorno prima delle nozze scoppiò una guerra, Verrènes dovette prendere parte al conflitto e disse alla sua neosposa di pazientare qualche giorno, e gli regalò una collana color grigio scuro; il giovane aggiunse che non doveva toglierla fino al suo arrivo, o nel caso che gli fosse giunta voce della sua morte. La ragazza ubbidì e indossò per diversi giorni la collana, la battaglia terminò con la vittoria della tribù di Verrènes, ma purtroppo il ragazzo fu ferito e imprigionato.

Cadina si vergognò moltissimo di essere la fidanzata di un prigioniero, ma la ragazza pazientò e attese per diversi mesi l'arrivo del suo futuro marito. Nel frattempo alla corte del padre, il quale stava diventando sempre più potente, si presentò un giovane principe straniero, che iniziò a corteggiare la giovane Cadina, la ragazza per diversi mesi rifiutò, ma man mano che il tempo passava il ricordo del suo fidanzato svaniva sempre di più, così decise di fidanzarsi con il ricco principe.

Il povero Verrènes però finalmente riuscì a liberarsi, e dopo qualche giorno ritornò in patria, egli chiese subito della giovane, ma la ragazza estremamente turbata all'idea di vederlo lo rifiutò, dicendogli che ormai era promessa ad un'altro uomo. Il giovane guerriero fu talmente addolorato che lasciò la tribù, e divenne un cacciatore nell'alta Val di Fassa. La ragazza convinta di aver rotto ogni rapporto con il suo ex fidanzato decise di riportargli la collana che gli aveva donato, ma con ogni forza non riuscì mai a togliersela di dosso, così dovette portarla per sempre !

Questo prodigio creò in Cadina un'enorme senso di colpa, e in ogni giorno sempre di più si convinse di aver fatto la scelta sbagliata. Ma il giorno del matrimonio con il suo nuovo fidanzato era ormai vicino. Un giorno passeggiando per le vie del paese incontrò un guerriero fassano, l'uomo gli porse uno scudo con disegnato un'anello rosso, la ragazza chiese cosa volesse dire questo dono e il guerriero rispose che era un dono del suo ex fidanzato, il quale prima di morire in una cruenta battaglia realizzò questa opera, pregando un suo amico di consegnarlo a Cadina. La giovane dopo aver sentito la storia, cadde svenuta, dopo qualche ora si riprese e notò che ora la collana brillava di un rosso acceso.

Il principe nel rivedere la giovane notò la collana, chiese spiegazioni alla ragazza dicendo che non poteva avere una collana simile e aggiunse che questi gioielli li possedevano solamente i nani. La ragazza divenne pallida e arrossì, il principe insospettito di questa cosa provo a toglierle la collana, non riuscendo in nessun modo capì che la ragazza era sotto ad una sorta di incantesimo.

Egli quindi non volle più sentir parlare di matrimonio con Cadina, lasciò la ragazza e partì per la sua terra di origine. La giovane si ritrovò improvvisamente sola e cadde in una profonda malinconia dal quale non si sollevò mai più.

Ancora oggi è lassù che guarda in silenzio verso le montagne della Marmolada dove, sul passo Fedaja, è morto da eroe l'infelice Verrènes.


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