La Festa della Giubiana

 

La Festa della Giubiana - foto di MonzaTodayLa Giubiana é una tra le feste popolari, piú diffuse e conosciute del Nord Italia.

La sua diffusione é concentrata soprattutto in Lombardia, nella zona della Brianza, Comasco, Lecchese e Varesotto.

Quando parlo della Giubiana mi ritornando in mente straordinari ricordi, legati soprattutto alla mia infanzia, quando da piccolo con i miei genitori e i miei nonni, l'ultimo giovedí del mese di gennaio, andavamo ad assistere al celebre faló della Giubiana mangiando il risotto con la salsiccia, elementi caratterizzanti di questa tradizione popolare.

 

La Festa della Giubiana, come spesso accade anche per altre festivitá popolari, porta con se dei valori e delle motivazioni, che in questo caso sono legate al mondo agricolo e a quello delle stagioni.

Questa festivitá, che assume un aspetto diverso a seconda della zona geografica, si manifesta attraverso un grande faló, nel quale vengono solitamente bruciati dei fantocci.

Il fuoco simboleggia il lasciarsi alle spalle un qualche cosa, un cancellare; ed é proprio sul finire di gennaio, periodo piú freddo dell'anno, che la tradizione popolare attraverso il faló della Giubiana, intende bruciare il vecchio anno, lasciandoselo alle spalle con l'auspicio di una buona stagione piú mite e piú produttiva per quanto riguardano i raccolti.

La Giubiana, che assume a seconda della zona diverse forme, si manifesta spesso come un vecchina, una strega, da scacciare simbolicamente insieme ai rigori severi dell'inverno.

L'elemento caratterizzante di tutto resta peró come abbiamo visto il faló, ovvero il grande fuoco , che é visto da tutti come simbolo di rinnovamento e ripartenza verso il nuovo anno.

La parola Giubiana, non a caso, deriva dal dialetto 'gieubia' che significa contemporaneamente giovedì e strega.

 

Analogamente alla Giubiana, vi é anche il Faló di Sant'Antonio, che si celebra il 17 Gennaio, in cui la tradizione ricorda Sant'Antonio Abate, patrono dei contadini, degli allevatori e degli animali.

Chiaramente anche qui gli elementi caratterizzanti della tradizione sono di nuovo il fuoco e l'allevamento e coltivazione, le principali fonti di sostentamento di una volta.

Il Faló di Sant'Antonio é molto sentito nel varesotto, dove nelle piazze, soprattutto in quella di Varese, si celebra questa festa.

 

Come spesso accade, alle tradizioni popolari vengono spesso legate delle leggende, le quali poi vengono raccontante e tramandate da genitori in figli, ora vi raccontiamo una delle piú celebri leggende sulla Giubiana, buona lettura:

 

Secondo il racconto popolare, la Giubiana era una vecchia strega, magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse.

Viveva nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non metteva mai piede a terra, ma si spostava di albero in albero. Così osservava tutti quelli che entravano nel bosco e li faceva spaventare, soprattutto i bambini.

L'ultimo giovedì di gennaio, era solita andare alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Una mamma, per proteggere il suo bambino, decise di tenderle una trappola.

Preparò una gran pentola piena di risotto giallo (zafferano) con la luganega (salsiccia), e lo mise sul davanzale della finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l'acquolina in bocca.

La Giubiana sentì il buon odore e saltellò fuori dal bosco verso la pentola, e cominciò a mangiare, un po' alla volta, tutto il contenuto dell'enorme pentolone di squisito risotto.

Il risotto era veramente tanto, eppure era così buono, che la famelica Giubiana non si accorse del tempo che passava.

Non si accorse che il sole, che uccide le streghe, stava ormai per sorgere. Quando la Giubiana finì tutto il risotto, il primo raggio di sole era ormai spuntato: la Giubiana fu così polverizzata dalla luce del sole, e da quel giorno tutti i bambini furono salvi.

Fu così che per ricordare quella vicenda a fine gennaio si prepara il risotto con la luganega e si brucia il fantoccio con le sembianze della vecchia strega.

Fonte Wikipedia.

 

Io da buon Brianzolo, sono residente a Carate Brianza, vi posso raccontare della nostra “Giubiana in Riva al Lambro”, che si celebra da sempre l'ultimo giovedí del mese di Gennaio.

Ad Agliate (fraz. di Carate Brianza), lungo le sponde del Lambro, é usanza bruciare il fantoccio della Giubiana con un grande faló, il tutto accompagnato da un classico risotto alla Monzese (risotto Giallo con la salsiccia).

 

Buona Giubiana a tutti.

Giorgio


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