I Ladini delle Dolomiti

La bandiera ladina

 

Tra le caratteristiche più affascinanti delle Dolomiti, oltre naturalmente ai paesaggi incantevoli delle loro vallate che raduno ogni anno appassionati di Montagna da tutto il Mondo, sicuramente c'è anche la presenza di una popolazione che nel corso degli anni ha saputo conservare e valorizzare la loro cultura e la loro lingua: i Ladini.

 

La lingua ladina in senso lato è parlata in una vasta zona dell'arco alpino, dividendosi in tre grandi ceppi: il Retoromancio, parlato nel cantone svizzero dei Grigioni (Grischuns), il Friulano (Ladin Furlan) e il Ladino Dolomitico.

Attualmente è parlata in Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
Si tratta di una lingua di origine neolatina, quindi di base non molto differente dalla nostra, che però è stata influenzata negli anni, a seconda delle zone, anche da altre parlate come il Tedesco e i dialetti Trentini e Veneti.

 

Storicamente il Ladino deriva dall'idioma parlato dalle popolazioni del Norico (che corrisponde all'attuale Austria centrale, Baviera (Germania) e alla Slovenia), rifugiate un tempo in questa zona delle Alpi Orientali per sfuggire alle invasioni.

Queste popolazioni si unirono ad alcune popolazioni celtiche preesistenti, autodefinendosi “latini”, da cui nacque il termine dialettale “ladin”

 

Le quattro valli ladine intorno al Gruppo del Sella, più la Valle di Cortina d'Ampezzo, hanno visto lo sviluppo di cinque diverse varianti della lingua: il Gherdener (Val Gardena), il Badiot (Val Badia), il Fascian (Val di Fassa), il Fodom (Livinallongo) e l'Anpezan (Cortina d'Ampezzo).

Le prime due sono in linea di massima le più difficili da comprendere per un italiano, in quanto presentano molte caratteristiche tipiche del tedesco, sia nella pronuncia che nel lessico; fassano, fodom e ampezzano, invece, sono molto più similare ai dialetti trentini e veneti, quindi più vicini anche all'italiano.

 

Negli ultimi tempi è stato tentato anche il progetto di creare una lingua ladina unificata (progetto SPELL), il cosiddetto Ladin Dolomitan, tentativo che però non ha avuto grande successo, in quanto la gente delle singole valli, difficilmente riuscirà ad abbandonare la lingua di tutti i giorni a vantaggio di una lingua "calata dall'alto".

Attualmente il Ladino è conosciuto come lingua minoritaria in 53 Comuni del Trentino Alto Adige e Veneto, coprendo quindi un'area abitata da 92.000 persone (anche se non tutti propriamente conoscono il Ladino)

La lingua ladina gode di una tutela legislativa differente a seconda della province: in Val Gardena e val Badia, situate in provincia di Bolzano, vige un regime di trilinguismo a tutti gli effetti, con italiano, ladino e tedesco utilizzate anche nell'ambito amministrativo, oltre che nella segnaletica stradale e insegnate a scuola (nelle scuole delle località ladine dell'Alto Adige la lingua ladina è lingua d'insegnamento assieme al tedesco e italiano); in val di Fassa, in provincia di Trento, il ladino viene insegnato nelle scuole elementari e medie ed utilizzato nella toponomastica ed in alcuni ambiti amministrativi; diversa la situazione in provincia di Belluno, nelle valli di Livinallongo e Ampezzo, dove le tutele sono molto basse ed il ladino risulta solamente una lingua d'uso comune tra la popolazione e non viene insegnata come lingua base nelle scuole.

Segnaletica trilingue in Val GardenaDal punto di vista dei media, grazie alla Rai di Bolzano (con il marchio di Rai Ladinia) viene emesso giornalmente un telegiornale interamente in ladino "Trail", in aggiunta ad alcune trasmissioni di approfondimento settimanali; viene anche pubblicato un giornale settimanale, "La Usc di Ladins", che raccoglie notizie da tutte le cinque valli.

Per un visitatore esterno, le occasioni per imbattersi nella lingua ladina sono molte: innanzitutto l'uso comune tra la popolazione locale, che abitualmente utilizza il ladino nella comunicazione quotidiana, anche tra i giovani; a questo si aggiunge la toponomastica, infatti i cartelli stradali riportano sempre anche la dizione ladina, sia per quanto riguarda i centri abitati che altre località: Cianacei (Canazei), Urtijei (Ortisei), La Ila (La Villa), Jeuf de Frea (Passo Gardena), Saslong (Sassolungo), Ciampedel (Campitello), Jouf de Fedaa (Passo Fedaia) e tanti altri ancora.


La Festa nazionale ladina ricorre il il 14 luglio, anniversario della famosa Adunanza del Passo Sella del 1946, quando le popolazioni ladine delle cinque valli, stremate dalla guerra, si riunirono appunto sul Passo Sella per rivendicare il diritto all'autodeterminazione del loro popolo.

Qui di seguito un piccolo esempio di poesia in ladino gardenese, tratta dal testo dell'inno della Val Gardena

Gherdëina, Gherdëina
D'or stiza ti monc
Y luna, y luna
Da un al'auter dalonc
Saslonch y Pic y Cuca
Da Bula nchin Mastlé
Da Plan nfin a Pruca
Cialé se n po n passé
Gherdëina, Gherdëina
Dl'oma si rujné
Rejona, rejona
Y no te l desmincé


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