Laghi di Deleguaccio (Lc)

L'Alpe Deleguaccio è forse l'alpeggio (Mont in dialetto di Premana) più isolato e meno accessibile, ma anche uno dei più affascinanti dell'alta Val Varrone. Si trova ai piedi del versante sud del Legnone e si raggiunge in circa due ore di cammino da Premana. Di fronte all'edificio della Camp si imbocca il sentiero che inizialmente su fondo cementato e poi su sentiero attraversa alcuni piccoli agglomerati di baite. Dopo circa venti minuti di cammino, seguendo la segnaletica si prende il sentiero sulla destra che inizia a salire ripido con alti gradoni. Un quarto d'ora di salita conducono all'Alpe Gianelli superiore, che attraversiamo per poi rientrare subito nel bosco. Inizia ora un tratto piuttosto impegnativo, il sentiero sale senza sosta nel bosco, a tratti a gradoni ricavati con grosse pietre nel terreno e in parte con traccia spesso coperta da foglie (attenzione, in caso di recente pioggia è molto scivoloso). Si attraversa un torrentello e si riprende a salire tra rocce e alberi, fino a raggiungere dopo circa un'ora dalla partenza l'arrivo di una teleferica, con un baitello adiacente. Ora la salita concede un attimo di riposo e si prosegue a mezzacosta con leggeri saliscendi nella valle del Varroncello; in alcuni tratti leggermente esposti è stato costruito un corrimano in legno, ma il sentiero è comunque molto largo. Attraversato un altro torrente si riprende a salire nel bosco fino a raggiungere una cappella votiva: a questo punto il bosco termina e ci ritroviamo in uno stupendo pendio costellato di rododendri, mentre circa cento metri sopra di noi di appare l'enorme croce in legno dell'Alpe Deleguaccio. Il sentiero risale ora con comodi tornanti, spesso gradinati, tra i rododendri, fino a raggiungere il poggio erboso dove sorge l'Alpe deleguaccio (1697m), con le sue graziose baite, molte delle quali abitate. A nord spicca la cima del Legnone con il tracciato della strada militare che sale da Pagnone e che ne taglia gli spigoli poco sotto la vetta. Attraversiamo l'alpeggio e incontriamo l'indicazione per il Laghi di Deleguaccio nei pressi di una cappelletta votiva. Iniziamo a salire in maniera piuttosto ripida con un sentiero che taglia stretto nel prato dominando l'alpeggio e con ripidi tornanti prendiamo quota.  Man mano che saliamo la pendenza cala leggermente ed il sentiero si fa più largo; a tratti incontriamo alti scalini. Con una diagonale verso nord guadiamo due torrentelli, mentre con un successivo tornante torniamo a sud, entrando in una valletta. Di fronte a noi è ben visibile il baitello del Lago inferiore, che raggiungiamo con una salita tra i prati in circa un'ora di cammino dall'alpe Deleguaccio. A pochi metri dal baitello si trova il Lago Inferiore di Deleguaccio (2097m), sulle cui rive si trova una bellissima statua in marmo rosa raffigurante la Vergine con il bambino. Percorrendo il pendio di sfasciumi sulla destra del lago si raggiunge poi la bastionata rocciosa sopra la quale si trova il Lago Superiore; la si risale con un tratto attrezzato e parzialmente esposto, superando due canalini e sfociando sulla conca che ospita il lago, a circa 2200 metri, ai piedi del Monte Cortese.

Primi alpeggi sopra Premana

La mulattiera nel bosco

Ultimo pendio verso l'Alpe Deleguaccio

Alpe Deleguaccio

La Val Varroncello con il Monte Croce di Muggio sullo sfondo

Salendo il Lago Inferiore di Deleguaccio

Pendio prima del lago

Sullo sfondo il ramo comasco del Lario, con il San Primo e la Grona

La Vergine con il Bambino al Lago del Deleguaccio


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