Percorrendo la strada che conduce al Passo dello Spluga, circa 500 metri dopo il Rifugio Stuetta, lungo la sponda del Lago di Montespluga, incontriamo un parcheggio con alcune abitazioni e le indicazioni di sentiero per il Rifugio Bertacchi e il Lago di Emet. Seguiamo i cartelli ed iniziamo a risalire una strada carrozzabile, poco pendente, che rimonta il pendio erboso con continui tornanti. Per evitare di percorrere troppa strada, è anche possibile tagliare i tornanti seguendo evidenti tracce tra i prati. Dopo circa venti minuti giungiamo ad un bivio: a destra la strada prosegue lungo la dorsale degli andossi mentre noi proseguiamo dritto; la pendenza aumenta leggermente ma si prosegue sempre con tornanti. Dopo circa quindici minuti giungiamo ad una sella estremamente panoramica; proseguiamo seguendo le indicazioni per il rifugio Bertacchi, abbandonando la strada carrozzabile ed imboccando un sentiero decisamente più stretto, ma senza nessuna difficoltà. Il Rifugio è già visibile all'altro lato della valle; il sentiero dapprima scende leggermente per poi diventare pianeggiante; di tanto in tanto si incontrano dei pietroni ed alcuni scalini di pietra, ma si superano senza difficoltà. A questo punto si percorre in piano il pendiosud ovest del Pizzo Spadolazzo; in alcuni tratti vi sono delle catene per aiutare il cammino ma si possono considerare superflue dato che, nonostante alla nostra destra il pendio precipiti notevolmente, il sentiero è comunque sempre molto largo. Dopo circa una decina di minuti il percorso riprende a risalire, con pendenza lieve, ma ormai siamo quasi arrivati: superato infatti uno sperone roccioso ci ritroviamo nei prati dell'Alpe di Emet, dove pochi metri più in basso, in riva al Lago di Emet, sorge il Rifugio Bertacchi, a 2196m. Panorama meraviglioso sulle vette dell'Alta Val Chiavenna, Pizzo Emet, Pizzo Spadolazzo, Pizzo Tambò e Pizzo Ferré.