CARATTERISTICHE
Dislivello: 1030 mt. D+ e 70 mt. D-
Attrezzatura: Scarponcini da escursionismo, zaino, qualche cosa per ripararsi e da mangiare
Difficoltà: (?)
Tempo impiegato: 3.30 Ore
DESCRIZIONE
La Regina delle prealpi lombarde, la montagna che vedo tutte le mattine da casa, che osservo da quando ero piccolo..sempre tanta voglia di andare lassù...questa è la Grigna!
Le vie di scesa alla Grigna Settentrionale (il Grignone), con il famoso Rifugio Brioschi (2410 mt.), sono molteplici e di diverse difficoltà; la "via della Ganda", qui descritta è sicuramente la più interessante e varia tra quelle prettamente escursionistiche.
Punto di partenza è l'Alpe Cainallo (1250m), raggiunta con una tortuosa strada da Esino Lario.
Dal Passo del Cainallo, lasciandosi alle spalle anche il Rifugio Cainallo, si prosegue con la vettura fino a posteggiare in loc. Vo di Moncodeno (1440 mt.), ampio piazzale sterrato con parcheggio a pagamento
Il sentiero inizia comodo e ombreggiato, attraversando in costa nel bosco l'enorme voragine che sovrasta la Valsassina nei pressi di Taceno e Primaluna. Dopo cira mezz'oretta di saliscendi, si arriva ad un primo bivio : il sentiero di destra conduce sul versante occidentale raggiungendo il Rifugio Bietti, da cui è possibile raggiungere comunque la cima attraverso il canale Guzzi. A sinistra invece si prosegue nel bosco inizialmente con alcuni saliscendi, passando a filo di ripide pareti rocciose (indicazioni anche per il Rifugio Bogani)
Si scende qualche metro per poi risalire abbastanza decisi, in questo tratto si ammirano anche alla nostra sinistra in discesa due torri dalla forma bizzarra, il "Frate e la Monaca"
Si raggiungono così una serie di prati dove sorge inizialmente l'Alpeggio Moncodeno (1680 mt.)
Lasciato l'apeggio si prosegue ancora una volta nel bosco fino al Rifugio Bogani (1816m, circa un'ora e mezza dal Cainallo).
Internamente il Rifugio Bogani (1816 mt.), con la sua sala da pranzo e la stufa è molto gradevole, ecco qualche immagine per voi:
Lasciato il Rifugio Bogani si continua inizialmente sempre su prati, portandosi nel vallone orientale del Grignone, in un ambiente meraviglioso costellato di enormi massi e voragini carsiche.
Si risale puntando la vetta (ora ben visibile), dapprima su sentiero ben marcato, poi risalendo canalini ghiaiosi.
Qui è necessario fare attenzione a seguira la traccia giusta: si incontrano infatti numerosi sentieri che si intrecciano rischiando di far perdere la traccia, mancando totalmente i segnali. Superati due dossi pratosi si incontra un primo caminetto con catene, che aiutano a superare un piccolo salto di roccia. Si arriva poi sul "gerone", il ghiaione finale che arriva fino in cima. Lo si percorre tagliando il pendio su sentiero a pendenza decisa ma costante, superando un paio di tratti un po' scivolosi in cui una corda aiuta il passaggio. Terminato il traverso, si risale il ripido ghiaione con una serie di zig zag fino alle roccette finali.
Qui una catena di una decina di metri aiuta a risalire le ripide placche (occhio all'intasamento da traffico), fino ad arrivare alla cappelletta che sta di fianco al Rifugio Brioschi (2403m), dietro al quale sorge la croce di vetta.
Dalla croce il panorama a 360 sulle prealpi e sulle Alpi è a dir poco meravoglioso, spaziando dalla Valsassina alla Valtellina, dal Bernina al Pizzo Stella, fantastico anche il panorama sui "vicini" monti del Triangolo Lariano e sulla Pianura Padana
Per la discesa presiamo attenzione nel primo tratto che scende dal Rifugio Brioschi fino a quasi il Rifugio Bogani, molto spesso affrontare i tratti di roccia che in salita ci sembravano facili potrebbero risultare invece molto complessi, valutare quindi sempre bene le condizioni.