CARATTERISTICHE:
Dislivello: 1150 mt.
Attrezzatura: Scarponcini da Escursionismo, zaino con indumenti per ripararsi e qualche cosa da bere/mangiare
Difficoltà: (?)
Tempo impiegato: 4 Ore
Cartina: Cartina Kompass nr. 105 - Lecco e Valle Brembana
DESCRIZIONE:
Lunga e faticosa escursione nel cuore delle Prealpi Lombarde, a cavallo tra la Valsassina e la Valtorta, che consente di compiere un giro ad anello quasi completo, seppur con qualche necessità logistica.
Punto di partenza è Barzio (Lc), nei pressi delle telecabine dei Piani di Bobbio: si imbucca la carrozzabile che entra nel bosco nei pressi dell'impianto e si inerpica subito con buona pendenza.
Superato un breve tratto fuori dal bosco, la pendenza si fa più decisa e due ampi tornanti permettono di prendere quota; attenzione alle rampe che in questo tratto sono davvero molto impegnative.
Si attraversa in almeno due punti il percorso di downhill, pertanto è necessario fare attenzione anche al passaggio delle biciclette.
Ancora un paio di tornanti ed in circa un'ora di salita si esce dal bosco nei pressi della stazione a monta della telecabina, dove si trova anche il meraviglioso Bar Ristorante Martino Sport (1662m).
Si scende leggermente in direzione della Valtorta, mentre di fronte a noi si staglia la mole dello Zuccone Campelli (2159m); si imbocca poi subito il sentiero sulla sinistra che segue la linea della dorsale superando il Monte Caiavello (1788m) e scendendo poi al Passo del Cedrino (1661m).
La traccia prosegue in gran parte pianeggiante nel biosco fino al Passo del Gandazzo (1661m), dove si lascia a sinistra la deviazione per il Rifugio Buzzoni e si spunta di fronte a noi il ripido sentiero che sale al Passo del Toro.
La salita inizia con una serie di tornanti a pendenza marcata; tuttavia il tracciato segue una linea molto efficace e rimonta parecchio dislivello in poco tempo. Superati alcuni piccoli passaggi di roccette, ci si sposta sul versante orientale del pendio, sempre in forte pendenza.
Un piccolo tornante verso destra, dopo circa mezz'ora di salita, indica che ormai siamo alla fine, ed in breve tempo ci troviamo al Passo del Toro (1935m), dove inizia a stagliarsi di fronte ai nostri occhi la mole del Pizzo dei Tre Signori (2554m).
A questo punto bisogna affrontare un punto un po' delicato: il sentiero non è mai troppo stretto ma il fondo è piuttosto scivoloso (ci si può aiutare con delle catene fissate alla parete), mentre alla nostra destra si apre un precipizio piuttosto pronunciato; si supera così una leggera discesa ed un breve assaggio di una decina di metri in cui il baratro si trova su entrambi i lati del percorso (che rimane però sempre piuttosto ampio).
Superato questo tratto si riprende a salire per qualche decina di metri, per coi continuare in falsopiano, passando nelle vicinanze di alcune baite.
Si sbuca così in un'ampia vallata verde, al cospetto del Pizzo dei Tre Signori, in fondo alla quale si intravede il Rifugio Grassi (1987m), raggiungibile in circa 40 minuti dal Passo del Toro.
A questo punto inizia la discesa dal versante opposto, in Val Biandino. Superato con una breve salita il Passo del Camisolo (2020m), il sentiero scende comodo nell'ampia vallata, costeggiando il ruscello e qualche piccola cascatella, fino al limite del bosco.
In circa mezz'ora si raggiugne la casa Pio X (1688m), una sorta di "casqa vacanza" per gli oratori, molto frequentata d'estate; da ui una traccia molto ripida nel bosco fitto porta in circa 15 minuti a fondovalle, dove si trova il Rifugio Bocca di Biandino (1496m).
Da qui è possibile proseguire la discesa verso la Valsassina a piedi seguendo la lunghissima e spesso noiosa carrozzabile; in circa due ore di cammino si raggiunge così Introbio (588m), tempo che può essre abbreviato, ma non di molto, percorrende le varie deviazioni segnalate nel bosco.
Una seconda alternativa consiste nello sfruttare le jeep che percorrono la tratta Introbio-Biandino, magari infornmandosi preventivamente sulla possibilità di usufruirne.
Raggiunta così introbio, in un modo o nell'altro, ci si porta fin lungo il bordo della statale, che si percorre in direzione di Pasturo, per poi prendere la deviazione sulla sinistra, subito dopo il confine comunale di Introbio.
Si passa così nei pressi della palestra di roccia e ci si inoltra nel bosco: il sentiero, molto frequentato dai bikers, risale con alcune ripide rampe fino alla parte bassa di barzio, da cui in breve tempo si raggiunge la telecabina dei Piani di Bobbio, nostro punto di partenza.