Sembrerebbe una nuova moda, che purtroppo ha già preso piede con altri sport e differenti situazioni, parliamo del fatto di "postare" sui Social Network immagini di situazioni pericolose e di grande impatto visivo al solo scopo di attirare commenti e attenzione del pubblico.
In questa vicenda i protagonisti sono un gruppo di ragazzini, che hanno "postato" sui Social Network le immagini della loro stupida impresa, effettuare tutta la Ferrata della Memoria sulle Dolomiti, senza casco e con pochissimo materiale di sicurezza.
La ferrata in questione è un percorso abbastanza complesso da non sottovalutare , si sviluppa per 700 metri, con 260 di dislivello nella gola del Vajont. Di recente questo spettacolare percorso è stato appena ultimato, come sempre alla base della salita sono stati inseriti i soliti cartelli di sicurezza e raccomandazioni varie, che obbligavano l'utilizzo di un Set da Ferrata, Imbrago, Caschetto, Guanti e calzature adatte. I ragazzi invece avrebbero effettuato la salita senza nessun tipo di sicurezza, inserendo poi sui Social le immagini di questa goliardica impresa.
Il Cnsas Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, non ha certamente fatto finta di nulla, e ha condannato la cosa come estremamente pericolosa soprattutto per il rischio di emulazione che potrebbe suscitare da parte di altre persone.
“In montagna l’emulazione ha provocato molte vittime e ne produrrà. Mai lasciare il buon senso nel bagagliaio” ammonisce il capo del Soccorso Alpino veneto, Fabio Bristot Rufus.