La più bella cresta delle Alpi: la Crete de Peutérey

Cresta di Peutérey

Da molto esponenti della scena alpinistica internazionale, la Cresta di Peutérey è considerata una delle più belle ed affascinanti di tutte le Alpi.

Si tratta di un'enorme e lunghissima cresta che sorregge il versante meridionale del Monte Bianco, insieme alla Cresta di Brouillard ed alla Cresta dell'Innominata, entrambe però di dimensioni più esigue.

 

Partendo dalla vetta del Mont Blanc de Courmayeur, la Cresta di Peutérey si presenta dapprima come un ripidissimo tagliente di neve e ghiaccio, che separa i versanti della Brenva e del Freney.

Superato il Grand Piller d'Angle, che costituisce un vero e proprio passaggio obbligato per raggiungere la vetta del Bianco; si prosegue su una cresta affilata che diventa rocciosa superando il Col de Peutérey, punto nel quale ancora oggi si possono vedere i resti delle due enormi frane che si staccarono dalla parete negli anni 20 (sulla parete Sud-Est)

Proseguendo, la cresta è interrotta da alcune cime esteticamente spettacolari come l'Aguille blanche de Peutérey (4108m) D+ ( IV / 50° ), a picco sul Ghiacciaio della Brenva; il Picco Gugliermina (3893m) e l'Aguille Noire de Peutérey(3773).

Il complesso della Cresta di Peutérey ha offerto nel tempo agli alpinisti una serie di ascensioni di prim'ordine su ogni tipo di terreno.

In particolare data la lunghezza, il suo attraversamento integrale richiede, oltre che spiccate doti  tecniche si su roccia che su ghiaccio e misto, anche una resistenza fisica non indifferente. Si tratta del superamento di quasi 3200 metri di dislivello lungo un percorso che si sviluppa per diversi chilometri: ancora oggi, infatti, non sono moltissime le cordate che si avventurano nella cresta dall'inizio alla fine.

8Km di arrampicata, discese a corda doppia, salite lungo roccia, ghiaccio e misto.

Cresta di Petérey

 

La prima tappa, la cresta sud dell'Aguille Noire è di 2Km di scalata; poi la seconda frazione, 500mt di discesa a corda doppia lungo il verticale spigolo Nord dell'Aguille Noire.

L'ultimo tratto, infine, la traversata dell'Aguille Blanche, la discesa alla sella del Col de Peutérey e la salita di 900mt per raggiungere la vetta del Monte Bianco, la quale risulta ormai tecnicamente più facile, ma certo non meno grandiosa ed impressionante

 

 

La prima ascensione al Col de Peutérey risale al 1877, ad opera di una cordata francese, che raggiunse poi la vetta del Monte Bianco; dobbiamo poi aspettare il 1953 per assistere alla prima integrale compiuta da Hechtel e Kittelman dal 24 al 26 Luglio, mentre la prima integrale invernale fu portata a termine nel 1972 dai francesi Squinobal, Feuillarade, Seigneur, Auboubert e Galy, compiendo una delle più grandi imprese dell'alpinismo moderno.

 


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