Stramentizzo in Val di Fiemme, la storia di un paese che non c'è più

 

Una vecchia foto di Stramentizzo durante le prime fasi dell'allagamento - WikipediaStramentizzo, conosciuto ora come lago artificiale situato all'imbocco della Val di Fiemme, era tempo fa un piccolo paese, purtroppo sommerso verso la fine degli anni '50 per fare posto al bacino artificiale.

 

Sul finire degli anni 40, nella splendida vallata percorsa dal torrente Avisio, nacque un progetto per la costruzione di una diga e di un bacino artificiale per la produzione di energia elettrica.

Il progetto prevedeva la costruzione di una diga, la Diga di Stramentizzo, per dare origine ad un gigantesco invaso, l'attuale Lago di Stramentizzo, che sarebbe arrivato a coprire anche il piccolo paesino.

A nulla servirono le contestazione degli abitanti, che vennero evacuati con la promessa della costruzione di un nuovo centro abitato più a monte, in località Scales.

A quel tempo il paese contava due file di case con scuola e canonica, una chiesa con cimitero, un'osteria, un negozio di alimentari e anche una segheria veneziana; attorno ad esso orbitavano dodici masi, oltre metà dei quali seguì la stessa sorte del villaggio.

 

L'esodo degli abitanti del paese iniziò in maniera graduale tra il gennaio e il luglio del 1956, molti di essi accettarono il trasferimento nella località di Scales, altri invece optarono per un trasferimento in una zona completamente diversa.

Il paese pian piano venne svuotato, gli arredi della chiesa vennero rimossi e perfino le salme del cimitero vennero riesumate.

 

Una volta che il paese fu completamente evacuato venne livellato, attraverso l'utilizzo di cariche esplosive e la diga allagò completamente l'invaso, sommergendo il paese e dando origine all'attuale Lago di Stramentizzo.

 

A partire dall'anno successivo iniziarono i lavori di costruzione della nuova Stramentizzo a Scales, che venne utimata nel 1970.

Ora il nuovo paese conta otto edifici, tutti adibiti ad abitazione privata, con una ventina di nuclei famigliari.

 

La superficie del lago ricade per poco più di metà nel comune di Castello-Molina di Fiemme (provincia di Trento), e per il resto in quello di Anterivo (provincia di Bolzano).

La fauna ittica del lago include la trota fario, iridea e marmorata (e loro ibridi), il cavedano, la scardola e la sanguinerola.

 

Triste fine, anche se non per volere dell'uomo ma per cause naturali, coinvolse il piccolo paese di Ischiazza, situato poco più sotto del Lago di Stramentizzo, lungo il corso del torrente Avisio.

Nel 1966, una terribile alluvione colpì la valle, trascinando detriti e fango che inondarono il paese, seppellendolo e in parte distruggendolo.

Gli abitanti di Ischiazza riuscirono a mettersi in salvo fuggendo verso le frazioni più alte.

Passata la piena, qualche giorno più tardi, tornarono nel paese quasi distrutto per recuperare quello che era possibile.

Il 20 novembre 1966 gli scampati portarono in spalla il Cristo e gli arredi sacri della chiesa lungo la mulattiera fino alla frazione soprastante di Casatta, suggellando così la morte di Ischiazza.

 

Ora la zona è meta di escursionisti e camminatori, che percorrono i numeri sentieri lungo il Torrente Avisio, in memoria di questi luoghi ormai dimenticati.

 

Una simile sorte toccò anche al Borgo di Movada, in Friuli Venezia Giulia, che venne completamente sommerso nei primi anni '50 e anche al piccolo paese di Agaro, in Piemonte, al quale toccò la stessa sorte sul finire degli anni '30.


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