Le Regole d'Ampezzo

Cortina d'Ampezzo

 

Alcuni la definiscono una forma di Socialismo reale che, a differenza di altri esperimenti politici a livelli più alti, ha funzionato e continua a funzionare perfettamente garantendo equità e solidarietà tra tutti i membri della comunità ampezzana.

 

Le "Regole d'Ampezzo" ("Ra Regoles de Anpezo" in Lingua Ladina) sono un istituto di proprietà del territorio della conca di Ampezzo (Cortina d'Ampezzo) secondo cui i terreni, i pascoli, i boschi, suddivisi in undici Regole, sono da sempre proprietà collettiva della Comunità originaria di Ampezzo, e in virtù di ciò nessuno può vantare diritti di proprietà su esse, ne tantomeno avviare pratiche di compravendita.

Questo regime tradizionale ha permesso la conservazione delle caratteristiche del territorio, con indubbi vantaggi dal punto di vista ecologico

 

L'origine di questo tipo di istituzione è molto antica, addirittura le prime attestazioni risalgono al 1225 (con la regola di Lerosa e Travenanzes o Vinigo): inizialmente erano solamente due (Ambrizola – Falzarego e Larieto), ma col passare del tempo si sono ampliate fino a raggiungere l'attuale numero di undici.

Le Regole sono un istituto estremamente solido in quanto sono riuscite a sopravvivere durante numerosi periodi storici, tra cui il dominio veneziano, quello austro-ungarico ed infine, dopo gli eventi bellici dei due conflitti mondiali, allo stato italiano.
Le undici Regole ampezzane odierne sono: Alto Lareto, Ambrizola, Zuel, Campo, Pocol, Rumerlo, Cadin, Bassa di Lareto, Mandres e Fraina.

A capo di ogni regola sta il "marigo", discendente degli antichi ceppi originari della comunità ampezzana, il quale a sua volta è coadiuvato nelle attività dai consiglieri.

Le norme di funzionamento delle Regole di Ampezzo sono contenute nel cosiddetto Laudo, ovvero la raccolta delle consuetudini regoliere, un tempo trasmesse solo oralmente e poi messe finalmente per iscritto a partire dal XIV secolo.

Ognuna delle Regole è destinataria di diritti di utilizzo e sfruttamento delle proprietà collettive, a vantaggio dei propri membri.

A titolo esemplificativo, possiamo citare il taglio della legna: ad ogni regola vengono generalmente concessi 7 metri steri di legname per ogni capofamiglia (da utilizzare per il proprio riscaldamento domestico), più un metro stero per ogni membro; in questo modo si garantisce la distribuzione del legname all'intera comunità in maniera equa, senza che nessuno possa appropriarsi di risorse in misura maggiore al dovuto.

Il regoliere può inoltre disporre a propria discrezione di legname da costruzione, a patto però che sia solo per uso proprio e non per un eventuale commercio

Un'altra attività in cui l'attività delle regole è fondamentale è il pascolo, oggi praticato solo in quattro delle undici regole: vengono così stabiliti i capi che potranno pascolare in ogni appezzamento e i periodi per i quali potranno stanziare. I pascoli più bassi sono in genere destinati agli animali da latte, mentre i pascoli situati a quote tra i 1800 e i 2000 metri sono destinati all’ingrasso dei bovini

 

Come si potrà ben intuire, le Regole Ampezzane hanno trovato una difficile collocazione nel diritto italiano moderno; gli stessi regolieri, sia per amore di questa antichissima tradizione, ma anche per degli interessi economici reali, hanno strenuamente difeso il carattere privatistico della loro proprietà.

Per lo stato italiano le Regole d'Ampezzo rientrano nell'ordine della proprietà collettiva

Le Regole di Ampezzo hanno sede nella Ciasa de Ra Regoles, uno stupendo edificio storico situato nel centro di Cortina, nato inizialmente come scuola e poi trasformato nel 1957 nella sede amministrativa delle Regole. Attualmente la struttura ospita anche il Museo d'Arte Moderna "Mario Rimoldi"

A Cortina d'Ampezzo i boschi di proprietà delle Regole hanno una superficie molto estesa, di ben 16.000 ettari e sono boschi per lo più composti da: abete rosso, larice, abete bianco e pino cembro

Dal 1990 le Regole gestiscono anche il Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo

Sono inoltre disponibili diversi Testi e Libri sulle Regole d'Ampezzo, dove poter conoscere o approfondire questa interessante realtà.


Per maggiori informazioni, sia di carattere tecnico che storico, vi invitiamo a visitare il completissimo e ufficiale sito delle Regole: www.regole.it


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