Dalla superstrada del Sempione prendiamo l'uscita di Varzo e, superato il centro abitato, risaliamo con una serie di tornanti fino a San Domenico e da qui, in pochi minuti, scendiamo a Ponte di Campo, a 1360 metri, dove possiamo lasciare l'auto in un parcheggio a pagamento. Iniziamo a salire seguendo le indicazione per l'Alpe Veglia: la strada carrozzabile risale nel bosco con pendenza piuttosto dolce per circa dieci minuti, fino a raggiungere una sbarra al cospetto di alcune imponenti cascate. Proseguiamo ed affrontiamo alcune rampe più impegnative, grazie alle quali la strada con alcuni tornanti prende rapidamente quota e si dirige verso la gola scavata dal fiume Cairasca.
Raggiunta una piccola cappella sulla destra la pendenza cala e proseguiamo in falsopiano alternato ad alcun saliscendi: attraversiamo un piccolo bosco per poi tagliare la ripida parete rocciosa che scende a precipizio verso il fiume; il percorso resta comunque molto ampio, addirittura carrozzabile. Dopo circa un'ora e mezza raggiungiamo il confine del Parco Naturale Veglia-Devero ed entriamo nella Piana del Veglia. Seguendo i cartelli, superato un ponticello in pietra con stupenda vista sulla parete del Monte Leone, giriamo a destra, attraversiamo il fiume e raggiungiamo in pianura (salvo un piccolo strappetto finale), il Rifugio Cai Arona (1760m).
Sul retro del rifugio, nei pressi di una fontana, imbocchiamo un piccolo sentiero che risale ripido nel bosco; dopo poco troviamo dei cartelli che indicano il Lago Bianco. Dopo cinque minuti piuttosto impegnativi, sbuchiamo in una radura dove incontriamo un bivio: prendiamo a sinistra (attenzione entrambe le strade vanno al Lago Bianco) e ci incamminiamo nel bosco lungo uno stupendo sentiero semi pianeggiante per circa dieci minuti. Terminato il bosco, inizia la parte più impegnativa: il sentiero si impenna su di un piccolo ghiaione, per poi proseguire per un lungo traverso tra i rododendri. Inizia ora una serie di ripidi tornanti che risalgono il pendio verso le pendici delle pareti rocciose sovrastanti.
Il sentiero è a gradoni, impegnativo e molto pendente, spesso immerso nei rododentri fino alle spalle. Dopo circa mezz'ora di salita, raggiungiamo un bivio, nei pressi di un albero: a sinistra le indicazioni segnalano la Conca Mottiscia, mentre noi proseguiamo a destra. La pendenza di fa più dolce, fino a raggiungere un tratto semi pianeggiante. Ormai manca poco: con una breve salita superiamo un colletto, oltre il quale incontriamo una pietraia che ci conduce diretti sulle sponde del Lago Bianco, a 2170 metri di altitudine. Il paesaggio è meraviglioso: alle nostra spalle l'imponente mole del Monte Leone (3553m) che si specchia nel lago, di fronte a noi la conca dominata dai Pizzi di Boccareccio (3027m), dal Pizzo Moro (2948m) e dalla Cima di Valtendra (2693m).
Ed ecco anche il VideoTrekking descrittivo di tutto il nostro percorso, Buona visione :