CARATTERISTICHE:
Dislivello: 830 mt. positivo e 250 mt. negativo
Attrezzatura: Scarponcini da escursionismo e indumenti per ripararsi nello zaino - In caso di chiusura del Rifugio (informarsi prima) portare del cibo
Difficoltà: (?)
Tempo impiegato: 4 ore
DESCRIZIONE:
Il Rifugio Santa Rita è una bella struttura collocata a quota 2000 mt. presso la Bocchetta della Cazza.
Il contesto paesaggistico è veramente importante; ci troviamo in posizione dominante su tutta la Val Biandino e con superba vista anche sulla Valvarrone, fino ad intravedere l'abitato di Premana.
Punto di partenza di questa escursione è Alpe Paglio (Lc), 1400 mt. di quota, raggiungibile da Casargo dopo aver superato il centro abitato di Margno (Lc). Da qui parte una lunga strada a tornanti (ottimamente asfaltata) che ci porterà direttamente all'ampio piazzale di Alpe Paglio.
Nella zona sud del piazzale (nei pressi della strada di arrivo) troviamo una strada con alcuni cartelli escursionistici, questa è la nostra direzione iniziale.
Guadagniamo brevemente quota e in poco tempo troviamo i primi cartelli escursionistici; il Rifugio Santa Rita viene indicato a 3.30 ore di cammino insieme al Pizzo Tre Signori (5 ore e 30). Proseguiamo nella direzione indicata dal cartello ed inizialmente l'escursione sarà su fondo misto a ciotoli, sterrato e in alcuni tratti asfaltata. Il sentiero (quasi una strada carrozzabile) è ottimamente segnalato ed è impossibile sbagliare.
Passiamo nei pressi del Jungle Raider Park, un centro di percorso avventura sugli alberi e proseguiamo diritti; in meno di 5 minuti arriviamo così a Pian delle Betulle (Lc), famoso centro sciistico della Valsassina.
Passiamo sotto la seggiovia e ci dirigiamo in direzione del tappeto invernale ( visibile nel prato) in direzione del bosco; qui una volta giunti nei pressi del bosco troviamo un fontanile con un gigantesco cartello che indica nuovamente il nostro Rifugio Santa Rita e il Pizzo Tre Signori.
Su fondo sterrato e pianeggiante ci addentriamo nel bosco; questo tratto è paesaggisticamente molto interessante e in breve tempo ci permette di raggiungere il piccolo nucleo di case “Alpe Ortighera” a quota 1505 mt.
Passiamo di fianco ad alcune case e baite, in una delle quali si vende del formaggio locale, e proseguiamo mantenendoci sul sentiero principale.
Una serie di tornanti ci fanno guadagnare rapidamente quota e in poco tempo ammiriamo le baite dall'alto.
Nel frattempo nei pressi di un tornante viene rimarcata nella stessa direzione il Rifugio Santa Rita. Poco più avanti quando il sentiero spiana leggermente troviamo un bivio con una serie di cartelli, il Rifugio Santa Rita viene indicato alla nostra sinistra a 3 ore di cammino; le altre direzioni sono : Rifugio Santa Rita a ore 3, Alpe Dolcigo a ore 0.45; diritto: Alpe dell'Oro a ore 0.05, Besso a ore 0.45, Crandola a ore 1.20, Vegno a ore 1.20
Proseguiamo ora in piano costeggiando dei prati con dei massi dalle forme e colori particolari fino ad arrivare nei pressi di un altro cartello escursionistico; qui ci troviamo a “Larice Bruciato” (1708 mt. di quota) e la nostra direzione viene riportata a sinistra sempre mantenendoci sulla strada principale.
Il sentiero prosegue ora in discesa, perdiamo circa un centinaio di metri di quota fino ad arrivare alla famosa “Bocchetta di Olino” (1640 mt. di quota). Sul muro troviamo a caratteri cubitali la scritta Rifugio Santa Rita sempre nella direzione del sentiero principale.
Lasciata la bocchetta poco più avanti troviamo un bivio con una serie di cartelli escursionistici,
Alpe Dolcigo, Alpe Ombrega e Rifugio Ombrega; il nostro Rifugio Santa Rita non viene elencato ma noi dobbiamo mantenerci sulla destra mantenendo il sentiero principale.
Superata la Bocchetta ci troviamo davanti ad una serie di tornanti, il sentiero prende a salire molto ripido e a tratti il fondo è abbastanza scivoloso; prestiamo attenzione anche ai grandi solchi creati dall'acqua.
Dopo circa 10/15 minuti di salita arriviamo nei pressi della “Bocchetta di Agoredo" (1825 mt.) dove una palina ne segna il punto esatto; troviamo anche un cartello escursionistico che indica il Rifugio Santa Rita ad 1 ora e 40 minuti di cammino.
Il sentiero è perfettamente segnalato e prosegue in piano; ci manteniamo in costa sul pendio e sotto di noi inizia a vedersi la lunga Val Biandino che ci accompagnerà fino al Rifugio.
A questo indirizzo vi proponiamo un altro nostro itinerario al Rifugio Santa Rita con partenza da Introbio (Lc) lungo la Val Biandino.
Terminata la lunga attraversata in costa del pendio arriviamo nei pressi di un pianoro erboso, ci troviamo a “Laghitt” a 1930 mt. di quota.
Il Rifugio Santa Rita viene nuovamente indicato sempre nella direzione principale ad 1 ora di cammino; poco più avanti troveremo un nuovo cartello escursionistico che indica il Rifugio Santa Rita sentiero panoramico a 2 ore di cammino, questa tempistica è molto sottostimata ed è opportuno far riferimento al precedente cartello.
Il sentiero ci riporta nuovamente in cresta; alla nostra destra in basso corre sempre la Val Biandino mentre alla nostra sinistra corre la Val del Piancone con il centro abitato di Premana (Lc) alle spalle.
Nei pressi di un pianoro erboso troviamo dei nuovi cartelli escursionistici che segnano la località Böcc dol Ratt (Buco del topo, mt. 1815), indicato il Rifugio Santa Rita a 40 minuti di cammino. Viene anche indicato il Rifugio Falc a ore 1.40, Pizzo Tre Signori a ore 2.30; a destra: Rifugio Madonna della Neve a ore 0.20.
Proseguiamo per circa 20 minuti fino a raggiungere un bivio, in entrambe le direzioni viene indicato il Rifugio Santa Rita a 25 minuti, a sinistra però troviamo Via Bassa -Facile e a destra Via delle Creste – Difficile.
La prima variante è un sentiero classico che aggira il pendio per arrivare proprio davanti al Rifugio, mentre la seconda direzione prosegue in cresta con spettacolare vista sulla Val Varrone e Val Biandino. Nel caso di quest'ultima scelta prestare attenzione ad alcuni punti esposti.
Raggiunta la cima di quest'ultima cresta ecco apparire sotto di noi il Rifugio Santa Rita con alle spalle la bandiera italiana.
In pochi minuti raggiungiamo la struttura che è collocata a quota 1988 mt., nei pressi della Bocchetta della Cazza.
La struttura è molto grande e piacevole a vedersi, sorge in una conca erbosa pianeggiante e intorno troviamo altre piccole strutture annesse al Rifugio oltre ai servizi esterni.
Esternamente sono disponibili sull'ampio terrazzo anche dei tavolini per pranzare all'aperto.
A partire dal 2024 il magnifico Rifugio Santa Rita è gestito da Elisa Gianola, una giovane ragazza di Premana (Lc).
Elisa, tra le diverse migliorie al Rifugio, ha introdotto anche le così dette "StarsBox", piacevoli costruzione in legno, nelle quali è possibile dormire ammirando il meraviglioso cielo stellato, attraverso una bellissima esperienza a pieno contatto con la natura !
La cucina del Rifugio Santa Rita è molto curata, con piatti tipici di montagna preparati attraverso l'utilizzo di sole materie prime locali.
Ovviamente tutto quello che troverete in Rifugio viene preparato direttamente a mano da Elisa e dalla sua famiglia:
Il Rifugio Santa Rita inoltre può essere raggiunto anche in MTB, attraverso il presente itinerario qui descritto oppure anche salendo dalla Val Biandino (Lc), qui trovate la descrizione di quest'ultimo percorso.
La via del ritorno è tutta da effettuare sugli stessi passi dell'andata; per fortuna sono presenti anche i cartelli escursionistici con le tempistiche e le direzioni anche per la via del ritorno.
Nel primo tratto direi di optare per la “Via Bassa Facile”, dobbiamo mantenerci sulla destra evitando il sentiero che prende a salire ripido alla sinistra.
Dopo la ricongiunzione delle due varianti proseguire tranquillamente fino al piazzale di Alpe Paglio (3 ore e 15 minuti circa per il ritorno).
Vi lasciamo anche al Videotrekking, che filma e descrive passo passo questa escursione :